E fu punita con la morte. Germania 1943, la storia di Elfriede Scholz

Erich Maria Remarque è diventato famoso con “Niente di nuovo sul fronte occidentale” e molti altri romanzi intrisi di spirito umanista e antimilitarista. Meno nota fu sua sorella Elfriede Scholz, condannata a morte dal Tribunale del Popolo nazista per “sovversione del potere militare”, giustiziata il 16 dicembre 1943. La sua vicenda è emblematica di cosa fosse la vita nella Germania nazista votata alla guerra.

Quando a uccidere è lo Stato

Pena di morte

La pena di morte continua a essere praticata non solo in regimi autoritari ma anche in alcune democrazie, Stati Uniti in testa. Le ragioni a favore della pena capitale non trovano però riscontro nei dati e stanno iniziando a perdere consensi, almeno nel mondo occidentale.

L’ultimo pasto

Ancora oggi nelle carceri statunitensi ai detenuti nel braccio della morte viene offerta la possibilità di scegliere il loro ultimo pasto. Ma è un gesto che restituisce davvero dignità e autodeterminazione al condannato? È davvero un atto di pace o solo un rituale per placare gli animi di chi rimane?

Il Führer redivivo e la banalizzazione del male

Nei film, a teatro, nei romanzi, nei fumetti: da alcuni anni Hitler è una figura onnipresente sui media, quasi una popstar. Di recente è sbarcato anche su Instagram con una serie dedicata all’attivista antinazista Sophie Scholl. Nelle intenzioni un modo per far conoscere la storia ai giovani. Nella realtà, l’ennesimo contributo alla banalizzazione dell’orrore nazista.

Prima il cittadino, poi il credente

Non viviamo in uno Stato di Dio ma in uno Stato della Costituzione in cui vige la libertà di religione: ognuno può credere, nessuno è costretto a farlo. Credenti, diversamente credenti e non credenti devono convivere. Ma lo Stato in sé deve essere senza Dio.

La sinistra sbaglia a tacere sull’islam

Per paura di fare il gioco delle destre, la sinistra parlamentare ed extraparlamentare tace sul fondamentalismo islamico. L’accusa di “islamofobia” silenzia tutte le voci critiche. È invece arrivato il momento di abbandonare le reticenze nei confronti dell’islam politico. La critica religiosa, al più tardi con Voltaire, una volta non era data per scontata?