MicroMega + / 4 giugno 2021

Il settimo numero di MicroMega+, con contributi di Maurizio Franco, Telmo Pievani, Paolo Crocchiolo, Guido Ortona, Sandra Burchi, Sarah Gainsforth.

Redazione

Ogni anno quasi un miliardo e mezzo di gettito fiscale viene ripartito tra lo Stato e 12 confessioni religiose secondo un meccanismo di cui la maggior parte delle persone è all’oscuro. È “il grande inganno dell’otto per mille”, denunciato dall’Uaar con la campagna “Occhio per mille”, di cui scrive Maurizio Franco in apertura di questo settimo numero di MicroMega+.

“Il vaccino è un bene comune universale, ma non basta. È necessario ridurre le cause profonde, ecologiche e sociali, che favoriscono le pandemie”. Intervistato da Alexia Salati, Telmo Pievani, filosofo ed evoluzionista, ci parla di etica e responsabilità dopo Covid-19, tema al centro del suo intervento il 10 giugno alle “Giornate della laicità 2021” a Reggio Emilia.

Nella primavera del 1981 il primo caso di Aids, la Sindrome da Immunodeficienza Acquisita causata da un nuovo virus, l’HIV, estremamente mutevole e difficile da colpire. Dopo più di trent’anni di fallimenti – come spiega Paolo Crocchiolo nell’articolo “40 anni di Aids. La lotta al virus e la speranza di un vaccino” – le ricerche di un vaccino efficace hanno finalmente ripreso vigore.

Nell’articoloDemocrazia, maggioranze e governabilità: la regola di Condorcet e il caso italiano” Guido Ortona propone una soluzione al problema della possibile assenza di una maggioranza parlamentare in società fortemente conflittuali come la nostra: non un sistema elettorale che ne garantisca comunque una, ma l’adozione di procedure parlamentari che consentano di governare efficacemente anche in sua assenza.

Perché sempre più giovani alla fine degli studi “guardano all’estero”? A partire dai risultati di un recente rapporto realizzato dal Consiglio nazionale dei giovani, nell’articolo “Giovani che parlano di indipendenza. Gli under 35 all’esteroSandra Burchi evidenzia come in realtà le loro esperienze all’estero non si giochino sui contrasti, sul bianco e nero, sulle straordinarie condizioni di lavoro e di vita in cui sono immersi, ma su un lavoro di composizione continua e anche di perdita.

Altro che Smart City: a Roma mancano i dati elementari per costruire politiche pubbliche”. Sarah Gainsforth documenta come la Capitale non disponga di un sistema completo e strutturato di raccolta e analisi dei dati, la principale risorsa per l’organizzazione di servizi, spazi e politiche urbane. Un grave deficit che inficia la stessa democraticità del processo di amministrazione.

Buona lettura.

Autonomia differenziata, fermiamola ora o sarà troppo tardi

L’Autonomia Differenziata è un progetto politico che lede la natura della Repubblica Italiana, sancita dalla Costituzione come “una e indivisibile”, foriero non solo di inammissibili disuguaglianze ma anche di inefficienze. Contro di essa si sono espressi costituzionalisti, istituzioni, soggetti politici, sociali ed economici, fino ad arrivare alla Commissione Europea. Eppure il governo procede a spron battuto nel volerla attuare, mostrando i muscoli e tappandosi le orecchie. Contro questo scellerato agire a senso unico bisogna agire ora, altrimenti – considerando il criterio della decennalità – sarà davvero troppo tardi.

Regionalismo differenziato o centralismo diffuso? L’autonomia differenziata punta a demolire il Parlamento

La legge sull’autonomia differenziata rischia di diventare una utile stampella al premierato, di rafforzare, più che il regionalismo differenziato, un “centralismo diffuso” che consente al Presidente del Consiglio di negoziare con le singole regioni, esautorando totalmente il Parlamento dalle sue funzioni; e, con esso, svuotare di sostanza la Repubblica democratica.