MicroMega+, la presentazione del numero del 25 giugno 2021

Con contributi di: Daniele Nalbone, Helmut Ortner, Pierfranco Pellizzetti, Maurizio Delli Santi, Giorgio Pagano, Giada Pari.

Redazione

Il decimo numero di MicroMega+ si apre con la terza puntata del reportage di Daniele Nalbone sul reddito di base nel mondo (“Il reddito di base in Africa, da aiuto caritatevole a scintilla di sviluppo”): le sperimentazioni in Namibia, Kenya o in Uganda raccontano l’evoluzione della misura “caritatevole” in motore di crescita dei villaggi più poveri.

Un articolo del giornalista tedesco Helmut Ortner spiega perché “La sinistra sbaglia a tacere sull’islam”. Per paura di fare il gioco delle destre, la sinistra parlamentare ed extraparlamentare tace sul fondamentalismo islamico. L’accusa di “islamofobia” silenzia tutte le voci critiche. È invece arrivato il momento di abbandonare le reticenze nei confronti dell’islam politico. La critica religiosa, al più tardi con Voltaire, una volta non era data per scontata?

La vittoria della plutocrazia dei Master of Universe. L’egemonia dell’economico sul politico. Le diseguaglianze intollerabili e il conflitto sociale desaparecido. Come costruire un mondo meno disfunzionale di quello che ci circonda? Ne discutono Pierfranco Pellizzetti e Giovanni di Corato, CEO di Amundi Real Estate SGR, nel dialogo “Autunno del ciclo economico: retoriche e conflitti”.

Nessun commento sull’insediamento del nuovo Prosecutor della Corte penale internazionale e nessun ringraziamento per i 9 anni di lavoro svolto dalla Procuratrice uscente. Una disattenzione che tradisce qualche ipocrisia sul riconoscimento del ruolo dei giudici dell’Aja da parte di molti attori della comunità internazionale, ancora sordi sulla tutela dei diritti umani. Una riflessione di Maurizio Delli Santi su “Il silenzio degli Stati sulla nuova Corte penale internazionale”.

Gli oppressi non sono tutti silenti. Come racconta Giorgio Pagano in “I ribelli esistono ancora”, dal popolo Sami agli indiani d’America, dalle baraccopoli del Kenya ai campesinos dell’Ecuador, migliaia di persone in tutto il mondo lottano ogni giorno per la giustizia sociale e ambientale.

Per anni si è parlato di raccolta differenziata come se fosse l’unico gesto virtuoso che il singolo potesse fare per tutelare l’ambiente. C’è chi invece da tempo porta avanti un’altra battaglia, a monte: quella della riduzione dei rifiuti. Nella prima puntata del suo nuovo podcast esclusivo per MicroMega, Giada Pari ci accompagna in un viaggio all’interno dell’ecosostenibilità con modelli di business virtuosi e testimonianze dirette.

Buona lettura e buon ascolto!

Tutto il potere agli arraffatutto: la Costituzione tradita

La Costituzione italiana indica la strada del regionalismo come una possibile attuazione di politiche solidali, per garantire a tutti i cittadini il godimento dei diritti fondamentali. L’ipotesi di autonomia differenziata che oggi culmina con il DDL Calderoli ma è stata avviata dai governi di sinistra con la riforma del titolo V della Costituzione fonda invece un regionalismo competitivo e accaparratore, che rischia di disgregare interamente l’unità della Repubblica italiana e della sua cittadinanza.

Un attacco ad ampio raggio ai diritti di tutti

Dalla creazione di una scuola diseguale fino alla morte delle contrattazioni nazionali, che di fatto rinnegherebbero l’articolo 1 stesso della Costituzione, l’autonomia differenziata è un attacco ad ampio raggio ai diritti dei cittadini. Gli allarmi sono stati sollevati da più parti eppure la macchina si è messa in moto e bisogna capire come fermarla.