L’appello di Agnoletto ai movimenti: “Costruiamo un nuovo Social Forum Mondiale”

A vent’anni dal G8 di Genova l’allora portavoce del Genoa Social Forum, oggi coordinatore della campagna per la moratoria sui vaccini anti Covid, rilancia: “I temi che ponevamo allora sono tutti, drammaticamente, attuali”. E sulla polizia con amarezza osserva che non è cambiato nulla.

A Vent’anni dal G8 di Genova Vittorio Agnoletto e Lorenzo Guadagnucci tornano in libreria con una versione aggiornata e ampliata di L’eclisse della democrazia (Feltrinelli), la cui prima edizione uscì dieci anni fa. Eclisse della democrazia perché in quei giorni di luglio di vent’anni fa l’Italia visse una sospensione dei diritti civili e umani mai vista prima nella storia repubblicana. Migliaia di manifestanti, accorsi a Genova per urlare al mondo che quel modello di sviluppo ci avrebbe condotto alla catastrofe, furono oggetto di atroci violenze da parte delle forze dell’ordine, violenze che la Corte europea dei diritti dell’uomo definì senza mezzi termini “torture”.

Questo ventennale cade a pochi giorni dalla diffusione delle agghiaccianti immagini che mostrano agenti penitenziari infierire contro i detenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Più di cento sarebbero gli agenti coinvolti, 52 sono stati oggetto di misure cautelari e sono stati sospesi dal servizio.

Ma questo ventennale cade anche nell’anno della pandemia che ha sconvolto le nostre vite e che ha mostrato come le istanze avanzate dal movimento a Genova erano più che fondate. Dell’eredità di Genova 2001 parliamo con Vittorio Agnoletto, che all’epoca era il portavoce del Genoa Social Forum.

Non possiamo non partire dalle immagini che provengono dal carcere di Santa Maria Capua Vetere che hanno immediatamente creato in molti di noi un’associazione con quanto accaduto vent’anni fa alla scuola Diaz e alla caserma Bolzaneto. A lei che impressione hanno fatto?
Un’impressione tremenda che conferma quanto abbiamo scritto nella nuova edizione del libro, e cioè che in vent’anni è cambiato poco o nulla all’interno delle Forze dell’ordine. Il caso di Santa Maria Capua Vetere ci ricorda soprattutto Bolzaneto perché si tratta di una situazione in cui a essere oggetto di violenza da parte della polizia sono persone private (per ragioni diverse) della loro libertà, la cui sicurezza è nelle mani degli apparati dello Stato. Persone dunque che si trovano in una situazione di enorme vulnerabilità. E le questioni sono sempre le stesse: qua…

La libertà accademica negata dal fanatismo filo-israeliano tedesco. Intervista a Nancy Fraser

A Nancy Fraser è stato impedito di tenere un ciclo di conferenze all’Università di Colonia. Sebbene il tema designato fosse il lavoro nella società capitalista, alla filosofa è stato proibito di parlare per aver firmato la dichiarazione “Philosophy for Palestine”. Una violazione della libertà accademica frutto di quello che Susan Neiman ha definito il “maccartismo filosemita” della Germania, Paese in cui ormai ogni voce critica nei confronti di Israele viene messa sistematicamente a tacere.

Nuova questione morale: la sinistra e il fantasma di Berlinguer

A sinistra si continua a citare Berlinguer e a sbandierare il tema della questione morale. Ma i recenti fatti che hanno travolto la giunta regionale di Michele Emiliano ci ricordano che nel sistema Italia il marcio è diffuso ovunque, a partire dalle realtà locali. Non si può risanare tutto il sistema politico nel suo complesso ma a sinistra ci si può impegnare partendo da casa propria, cercando di costruire un nuovo autentico soggetto progressista anziché puntare ai “campi larghi”.