Vicari: “Tortura e sospensione della democrazia, Santa Maria Capua Vetere come la Diaz”

“Senza un chiaro rifiuto istituzionale la pratica della tortura nella gestione dell’ordine pubblico continuerà”. Video intervista a Daniele Vicari, regista del film “Diaz. Don’t clean up this blood” sulle violenze delle forze dell’ordine nella scuola Diaz e nella caserma di Bolzaneto al G8 di Genova.

“Io penso che i fatti della Diaz siano replicabili, seppur in forma diversa, e quello che è accaduto a Santa Maria Capua Vetere è un esempio”. Daniele Vicari, regista del film “Diaz – Don’t clean up this blood”, intervistato da MicroMega parla del suo film ma anche di attualità. “Nessuno voleva produrre questo film e abbiamo trovato dei fondi all’estero, girando totalmente in Romania” aggiunge il regista raccontando le difficoltà iniziali.

“Diaz” è uscito nel 2012 e racconta sia quello che accadde nei 9 minuti di mattanza della Polizia di Stato nella scuola Diaz di Genova, sia le torture nella caserma di Bolzaneto avvenute nelle ore e nei giorni successivi.

“Nella Diaz sono entrati centinaia di poliziotti e hanno distrutto tutto quello che potevano distruggere, cose e persone. Resta da capire in quale Stato democratico questo possa accadere” aggiunge Vicari.

Le sentenze della Cassazione per i fatti della scuola Diaz sono arrivate 11 anni dopo e secondo Amnesty International “non riflettono la gravità dei crimini accertati, e […] coinvolgono un numero molto piccolo di coloro che parteciparono alle violenze e alle attività criminali volte a nascondere i reati compiuti”.

Credit foto: Ansa Luca Zennaro

Orlando Figes e la copertina di Storia della Russia

Orlando Figes: “La società russa non coincide né con i miti di Putin, né con gli schemi dell’intelligencija liberale”

“Storia della Russia. Mito e potere da Vladimir II a Vladimir Putin” di Orlando Figes racconta in che modo la propaganda e il regime di Stato riscrivono la storia della Russia in base ai miti del potere, presentandola in questo modo sia ai russi, sia al mondo esterno. Ma la società russa, spiega lo studioso in questa intervista, non coincide con lo Stato né con la sua propaganda. E però, come dimostrano il protagonismo contadino durante i secoli e l’esperienza rivoluzionaria del 1917, nella sua autodeterminazione democratica non coincide neanche con il modello liberale e occidentalista auspicato dall’intelligencija, la quale a sua volta sconta uno scollamento sempre più forte dalla società.

Gli (infruttuosi) tentativi vaticani di contrastare l’ateismo

Fra i nemici principali della Chiesa cattolica c’è certamente l’ateismo, che i diversi papi – da Pio XII fino a Francesco – hanno cercato di combattere con strade diverse: facendo leva sui Paesi fuori dall’Europa, identificando nel comunismo ateo il male o tentando la strada del dialogo come nel caso del Cortile dei Gentili del cardinale Ravasi. Ma le strategie si sono rivelate tutte inefficaci.

Governo Sánchez in Spagna. Sánchez e Iglesias alla Moncloa

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Nonostante anni molto complicati, fra crisi pandemica e guerra, il governo Sánchez in Spagna, sostenuto esclusivamente da forze di sinistra, ha dimostrato che è possibile realizzare politiche progressiste, a vantaggio delle fasce più deboli della popolazione. Un bilancio.