Algoritmi e social network / terza puntata (PODCAST)

Dall’uso poco limpido dei dati raccolti alla manipolazione del dibattito provocata dagli algoritmi di ranking, Facebook e gli altri social network sono sotto accusa. In questa terza puntata del nostro podcast analizziamo come funziona “il capitalismo della sorveglianza” delle grandi aziende del web.

Prima puntata – Lavorare per gli algoritmi
Nel “lavoro di piattaforma” in aziende come Amazon e Deliveroo tempi e retribuzione sono decisi da algoritmi. Tra precarietà e nuove forme di sfruttamento, le testimonianze di lavoratori ed esperti del settore: “Serve un nuovo contratto sociale per tutelare di più i lavoratori”.

Seconda puntata – Il lato oscuro degli algoritmi
Gli algoritmi non sono “super partes” ma possono offrire risposte parziali che amplificano i pregiudizi della nostra società. Nella seconda puntata di questa serie di podcast indaghiamo i potenziali pericoli nell’utilizzo degli algoritmi.

Quarta puntata – Algoritmi: il nostro futuro si scrive in Cina
Il giornalista Simone Pieranni ci illustra luci e ombre di tecnologie all’avanguardia che in Cina sono già realtà.


Dopo lo scandalo di Cambridge Analytica Facebook è stata messo sotto attacco per l’utilizzo poco limpido dei dati raccolti dal social network e utilizzati, in questo caso, per profilare le persone e fare campagna elettorale ora per Trump, ora a sostegno della Brexit. Ma oltre a questo scandalo l’azienda di Zuckerberg e le altre che gestiscono piattaforme con milioni di utenti sono state messe sotto accusa per gli algoritmi di ranking, quelli che decidono cosa farti vedere per primo e cosa farti vedere dopo, confermando i tuoi pregiudizi e formando così delle “camere dell’eco” che ci fanno leggere e vedere solo cose simili a quelle che già pensiamo, polarizzando sempre più il dibattito su ogni tema: dai vaccini ai migranti.

In questa terza puntata del podcast sugli algoritmi insieme a Matteo Flora, esperto di Cyber sicurezza e professore all’Università di Pavia, e a Alessandro Gandini, sociologo e professore all’Università di Milano, parliamo quindi di Social Network, dei loro algoritmi, delle falle nei sistemi di censura dei contenuti violenti e di come i nostri dati vengano raccolti e potenzialmente usati da un numero infinito di aziende private, grandi e piccole. Shoshana Zuboff lo ha definito “il capitalismo della sorveglianza” in un libro divenuto fondamentale per capire la nostra epoca. “I capitalisti sanno tutto di noi, mentre per noi è impossibile sapere quello che fanno” dice la Zuboff nel suo libro e con Flora e Gandini abbiamo cercato di ricostruire come le grandi aziende del web abbiano cambiato il nostro mondo e come funziona il loro modello di business, basato sul nostro tempo e la nostra attenzione.

Ascolta “Algoritmi e Social Network” su Spreaker.

Nonostante Platone, Adriana Cavarero smaschera l’ordine patriarcale

Adriana Cavarero ha dedicato la sua esistenza a decodificare il linguaggio della rappresentazione, non solo per il piacere necessario della decostruzione, quanto anche e soprattutto per proporre un nuovo pensiero del femminile, “un immaginario di speranza” che, dall’analisi del passato e dalla critica del presente, lanci lo sguardo verso il futuro, un futuro che indichi rapporti nuovi e diversi.

Fosse Ardeatine, 80 anni dall’eccidio. Intervista a Michela Ponzani

Il 23 marzo 1944 un gruppo di partigiani gappisti compiva l’attentato di via Rasella, a cui il giorno dopo gli occupanti tedeschi risposero con la terribile rappresaglia delle Fosse Ardeatine. Un legittimo atto di Resistenza a cui fece seguito un massacro deliberato. Eppure, nell’Italia attuale, in cui una parte non solo della società ma anche delle istituzioni non si riconosce nei valori e nell’eredità dell’antifascismo, tali eventi sono ancora oggetto di contesa. La ricostruzione della storica Michela Ponzani non lascia però spazio a nessuna tendenziosa ambiguità.

L’accordo fra Unione Europea ed Egitto è già un fallimento

L’Egitto è un Paese al collasso in cui, oltre alla povertà endemica, fra gli abitanti cova ancora sotto la cenere il fuoco della rivoluzione. Gli accordi stretti con il governo italiano servono ad Al Sisi per cercare di mantenere il controllo, ma rischiano per molti versi di peggiorare la situazione del Paese. L’Europa, in questo quadro, prosegue con la sua solita politica miope: pretendere di fermare i flussi umani favorendo le dittature e i loro metodi violenti e persecutori.