Afghanistan, tutta colpa di Joe Biden? Falso!

La disfatta politico-militare occidentale a Kabul non è solo responsabilità di Joe Biden e dell’Amministrazione USA ma anche della NATO, l’istituzione che a fianco (e spesso al seguito) di Washington ha condiviso la guerra ventennale e il suo tragico epilogo.

Cancellare Shakespeare? Riflessioni sul futuro della lettura

Negli Stati Uniti alcuni insegnanti si oppongono all’insegnamento di Shakespeare nel timore che gli studenti possano essere feriti dalla violenza, dalla misoginia e dal razzismo presenti nelle sue opere. Ma l’abilità verbale e la conoscenza del mondo che ricaviamo dalla lettura del Bardo sono impareggiabili. Davvero vorremmo vivere senza?

Germania, la crisi del clima come crisi della democrazia

Per molto tempo Berlino ha goduto dell’immagine di paladina nella lotta per l’ambiente. La realtà è un’altra, anche se in vista delle elezioni federali del 26 settembre i Verdi stanno diventando uno dei partiti più forti. La crisi del clima è la crisi dell’idea che la soluzione dei nostri problemi possa arrivare solo dai partiti e dai governi.

La maternità ai tempi della pandemia (PODCAST)

Su 249 mila donne che hanno perso il lavoro nel 2020, ben 96mila sono mamme con figli minori. Di maternità, lavoro e di un mondo ancora fortemente maschilista parliamo in questo podcast con Karen, fondatrice di “Cara, sei maschilista”, e Patrizio Cossa di “Barpapà”.

Disoccupazione e sottodimensionamento del pubblico impiego

La grave carenza di lavoro che affligge il nostro Paese è l’esito a cascata di decenni di tagli alla Pubblica Amministrazione e alla spesa pubblica. Ma dove trovare i finanziamenti necessari a invertire la rotta? Un’imposta straordinaria sui patrimoni finanziari e una moneta fiscale parallela all’euro sono due possibili strade.

Capitalismo e imperialismo

La categoria di imperialismo è diventata obsoleta? Nient’affatto. Non riconoscere l’imperialismo come tendenza sistemica del capitale metropolitano alla dominazione di particolari regioni periferiche significa perdere l’occasione per comprendere sia il colonialismo, sia il capitalismo contemporaneo.