Come il Partito Repubblicano è diventato il punto di riferimento degli antiabortisti americani

La Corte Suprema Usa ha recentemente privato le donne texane del diritto all’aborto. All’origine di questa decisione, lo stretto legame tra giurisprudenza e politica americana e il riposizionamento del Partito Repubblicano, passato nel corso degli anni dal sostegno alla completa opposizione all’interruzione di gravidanza.

Come noto, da mercoledì primo settembre, nello stato del Texas, è diventato sostanzialmente illegale praticare qualunque tipo di interruzione di gravidanza dopo sei settimane dal momento del concepimento.

Si tratta di un duro colpo per i diritti riproduttivi delle donne negli Stati Uniti, probabilmente il più importante attacco alla libertà di scelta sull’aborto in 48 anni.

La legge era stata confermata a maggio dal Governatore del Texas Greg Abbott, ed è entrata in vigore il primo settembre, dopo che la Corte suprema statunitense ha deliberato con cinque voti favorevoli e quattro contrari.

Nonostante la dubbia costituzionalità e il rischioso precedente, per i repubblicani si tratta di un importante successo strategico.

Molti Stati “rossi” avevano già provato a passare leggi che interferissero con il diritto all’interruzione di gravidanza, ma finora vi avevano solo posto degli ostacoli logistici – nella maggior parte dei casi attraverso la limitazione del numero di cliniche disponibili. La vera rivoluzione, se così vogliamo chiamarla, sta nella inaspettata decisione della Corte suprema.

Durante il XX secolo, quest’ultima ha avuto un ruolo fondamentale come arbitro nel determinare l’eguaglianza dei cittadini statunitensi agli occhi della legge. Tuttavia, le nomine dei suoi singoli membri – che ricoprono il loro ruolo a vita – sono sempre state un fatto puramente politico.

Quando un giudice della Corte viene a mancare o decide di ritirarsi, il Presidente in carica nomina un nuovo candidato, che viene poi approvato dalla Camera e dal Senato – a loro volta il risulta…

Lech Wałęsa, 80 anni in tono minore nella Polonia autoritaria

Il 29 settembre l’ex leader di Solidarność compie 80 anni. Un evento importante per l’uomo che più di ogni altro ha fatto la storia della Polonia nella seconda metà del Novecento, che però non godrà di alcuna celebrazione pubblica. Per Wałęsa, uomo di compromessi, non c’è infatti posto nell’attuale Polonia di Kaczyński, populista e autoritaria.

Carlo Rosselli e le sue teorie economiche

Carlo Rosselli è conosciuto soprattutto per la sua filosofia politica e la sua attività antifascista. In questa sede ci vogliamo però strettamente concentrare sul suo pensiero economico, inizialmente influenzato dal suo maestro Gaetano Salvemini, da cui comunque si saprà discostare. Nel pensiero economico di Rosselli grande rilevanza è assunta dal ruolo dei sindacati e da quello degli operai, chiamati a diventare compartecipi delle decisioni in ambito produttivo.

Biennale Musica, intervista alla direttrice Lucia Ronchetti

Dal 16 al 29 ottobre si svolge “Micro-Music”, titolo del 67° Festival Internazionale di Musica Contemporanea diretto da Lucia Ronchetti, compositrice di fama internazionale. Oltre a essere un personaggio peculiare e interessante di per sé, Ronchetti è la prima donna a dirigere in assoluto un festival di tale importanza e questa circostanza offre diversi spunti di riflessione che includono sì la presentazione dell’imminente rassegna ma che si spingono anche molto al di là di essa.