MicroMega+, la presentazione del numero del 5 novembre 2021

Con contributi di Francesco Filippi, Bruno Ballardini, Daniele Barbieri, Fabrizio Melodia, Pierfranco Pellizzetti, Elisabetta Grande, Federica Cattaneo e Giancarlo Straini.

Redazione

Cento anni fa nasceva la forza politica che avrebbe distrutto la democrazia italiana e condotto il paese nella disastrosa Seconda Guerra Mondiale. Un secolo dopo, abbiamo imparato qualcosa? Ne parliamo con lo storico Francesco Filippi, intervistato da Daniele Nalbone, in apertura di questo nuovo numero di MicroMega+: Il centenario del Partito Fascista: cosa abbiamo imparato, e cosa no”.

Dal cannone sonoro alle zanzare armate di tossine. L’industria della guerra investe fiumi di denaro nella ricerca di nuovi strumenti bellici. Ma la nuova frontiera dei conflitti – come documenta Bruno Ballardini (“I nuovi orizzonti della guerra”) – è quella cibernetica, dalla Guerra dell’informazione a quella cognitiva, dove il cervello umano diventa il teatro delle operazioni. Una panoramica.

Prolifico scrittore e divulgatore scientifico, umanista e convinto sostenitore della scienza, ma consapevole dei suoi limiti, Isaac Asimov ha esplorato tutte le sfumature della fantascienza. Nell’articolo “Ci vorrebbe un Asimov?” di Daniele Barbieri e Fabrizio Melodia, un ricordo e un invito a rileggere due suoi racconti che sembrano scritti per l’oggi.

Pavidi notabili o cospiratori pervicaci? A partire da un saggio di Elio Catania – “Confindustria nella Repubblica (1946-1975)”, Mimesis – Pierfranco Pellizzetti si interroga sulla reale influenza esercitata dall’associazione degli industriali sulle scelte politiche di governo dagli anni Cinquanta agli Ottanta: “Alla ricerca del lato oscuro di Confindustria”.

Negli Stati Uniti è tempo di ridisegnare le mappe dei distretti elettorali. Un momento delicatissimo – giacché in gioco c’è la possibilità di dar pari voce a tutti gli elettori – cominciato sotto i peggiori auspici. E che evidenzia quanto poco democratica sia oggi la democrazia costituzionale più antica del mondo. L’analisi di Elisabetta Grande: “Il gerrymandering e lo svuotamento della democrazia statunitense”.

La lotta politica si svolge anche sul terreno dei significati delle parole. Se uso ‘fragilità’ al posto di ‘oppressione’, ad esempio, faccio sparire gli oppressori. Poiché il lessico che utilizziamo indica e consolida una visione del mondo, contro il neoliberismo dominante – spiegano Federica Cattaneo e Giancarlo Straini (“Le parole sono importanti per cambiare il mondo”) – è indispensabile condurre una battaglia culturale con un linguaggio autonomo e unificante.

Buona lettura!

MicroMega+ del 22 marzo 2024

Hanno contribuito: Michela Ponzani, Francesco Costa, Leila al-Shami, Antonia Ferri, Francesco Brusa, Piero Maestri, Filippo Zingone, Fabio Bartoli, Teresa Simeone.

Nonostante Platone, Adriana Cavarero smaschera l’ordine patriarcale

Adriana Cavarero ha dedicato la sua esistenza a decodificare il linguaggio della rappresentazione, non solo per il piacere necessario della decostruzione, quanto anche e soprattutto per proporre un nuovo pensiero del femminile, “un immaginario di speranza” che, dall’analisi del passato e dalla critica del presente, lanci lo sguardo verso il futuro, un futuro che indichi rapporti nuovi e diversi.

Fosse Ardeatine, 80 anni dall’eccidio. Intervista a Michela Ponzani

Il 23 marzo 1944 un gruppo di partigiani gappisti compiva l’attentato di via Rasella, a cui il giorno dopo gli occupanti tedeschi risposero con la terribile rappresaglia delle Fosse Ardeatine. Un legittimo atto di Resistenza a cui fece seguito un massacro deliberato. Eppure, nell’Italia attuale, in cui una parte non solo della società ma anche delle istituzioni non si riconosce nei valori e nell’eredità dell’antifascismo, tali eventi sono ancora oggetto di contesa. La ricostruzione della storica Michela Ponzani non lascia però spazio a nessuna tendenziosa ambiguità.