La responsabilità personale sotto la dittatura

Il 15 dicembre di sessant’anni fa si concludeva con la condanna alla pena capitale il processo al criminale nazista Adolf Eichmann. Per l’occasione riproponiamo da MicroMega 4/1991 una conferenza del 1964 di Hannah Arendt nella quale la grande studiosa del totalitarismo difende il suo libro sul processo Eichmann e argomenta la possibilità della resistenza del singolo anche nei regimi più oppressivi.

Il criminale di guerra nazista Adolf Eichmann, nella gabbia degli imputati tra due agenti di polizia, durante il processo a suo carico per crimini contro l’umanità, Gerusalemme, aprile 1961. Il processo iniziò il 10 aprile e terminò il 14 agosto 1961. ANSA

Il maschilismo dei dati

La gran parte delle decisioni negli ambiti più disparati oggi viene presa a partire dai dati. Dati che però nella stragrande maggioranza riguardano solo ed esclusivamente gli uomini.

Le radici biologiche del linguaggio umano

Studiare da un punto di vista evolutivo il linguaggio umano è un’operazione estremamente complessa poiché, a differenza di altri tratti biologici, dipende da strumenti nervosi e anatomici che non fossilizzano e non lasciano tracce. Ma lo studio del canto degli uccelli ci fornisce un prezioso strumento comparativo per perseguire tale scopo.

La crisi della sinistra e il problema della proprietà

Abbandonando il tema del lavoro, la sinistra si è appiattita su posizioni monetariste e ha rinunciato anche ad affrontare propriamente il tema della proprietà. Riguardo quella pubblica, per allontanarsi dal nazionalismo comunista sovietico, ha osteggiato ogni forma di demanializzazione e nazionalizzazione dei beni e delle produzioni, favorendo privatizzazioni, svendite degli assets economici prioritari a tutto danno del Paese e a favore di grandi potenze multinazionali. Ma la gestione condivisa dei beni collettivi non può essere trasferita alla sfera privata.