Le 4.687 settimane della “Settimana Enigmistica”

Nata il 23 gennaio del 1932, la prima rivista italiana di parole incrociate festeggia i novant’anni della sua ininterrotta uscita nelle edicole. Un successo che continua nonostante le immutate caratteristiche delle sue pagine.

Dai Word-Cross alle “Parole incrociate”

«Io sono talmente occupato dall’avere costantemente molta carne al fuoco: una commedia, la trama di un film, una novella, un romanzo…, tuttavia, quando nel pacco della posta quotidiana trovo un giornale di mots croisés, nessuna potenza umana – né divina – potrebbe impedirmi di abbandonare in fretta e furia il normale lavoro cui sto accudendo per consacrarmi anima e corpo alla deliziosa ricerca del 3 orizzontale o del 6 verticale…».

È la “confessione” di Tristan Bernard sull’amore per le “parole incrociate”, cui egli dedicò molto del proprio tempo e del proprio talento. La confessione era contenuta nella lettera che Bernard scrisse a Renée David, direttrice del settimanale “Le journal des mots croisés”; e lo scritto continuava sempre con lo stesso tono, entusiasta e felice, Bernard, di quella occupazione febbrile che lo aveva catturato con forza.

Una febbre che contagiò lo scrittore francese, così come altri illustri letterati, e un pubblico sempre più vasto a partire da quel lontano 1913 quando, per il numero natalizio del 21 dicembre di Fun, supplemento domenicale del “New York World”, Arthur Wynne, giornalista inglese di Liverpool trapiantato negli States, inventò il Word-cross, dal nome che egli stesso trasformò poi definitivamente in Cross-word.

Arthur Wynne e il suo cruciverba del 1913

Trascorsi gli anni iniziali, non sempre felicissimi, anche a causa di frequenti errori tipografici e di definizioni non sempre pertinenti, l’invenzione trovò il vero successo nel 1921, quando la rubrica venne affidata a Margaret Petherbridge Farrar, per merito della quale il Cross-word è andato via via diffondendosi sempre di più invadendo tutti i quotidiani, compreso il “New York Times” che quot…

Il maschilismo dei dati

La gran parte delle decisioni negli ambiti più disparati oggi viene presa a partire dai dati. Dati che però nella stragrande maggioranza riguardano solo ed esclusivamente gli uomini.

Le radici biologiche del linguaggio umano

Studiare da un punto di vista evolutivo il linguaggio umano è un’operazione estremamente complessa poiché, a differenza di altri tratti biologici, dipende da strumenti nervosi e anatomici che non fossilizzano e non lasciano tracce. Ma lo studio del canto degli uccelli ci fornisce un prezioso strumento comparativo per perseguire tale scopo.

La crisi della sinistra e il problema della proprietà

Abbandonando il tema del lavoro, la sinistra si è appiattita su posizioni monetariste e ha rinunciato anche ad affrontare propriamente il tema della proprietà. Riguardo quella pubblica, per allontanarsi dal nazionalismo comunista sovietico, ha osteggiato ogni forma di demanializzazione e nazionalizzazione dei beni e delle produzioni, favorendo privatizzazioni, svendite degli assets economici prioritari a tutto danno del Paese e a favore di grandi potenze multinazionali. Ma la gestione condivisa dei beni collettivi non può essere trasferita alla sfera privata.