La rivoluzione liberale di Mani Pulite

Da MicroMega n. 1/2002 [Qui è possibile acquistare il numero completo]

Mani Pulite fu l’affermazione di una giustizia senza aggettivi, contro ogni familismo amorale e deriva partitocratica.

La legge eguale per tutti

Cosa è stato Mani Pulite? L’applicazione della «legge eguale per tutti». Lo stesso grado di garantismo, o di severità, per lo scippatore di strada e lo scippatore di Borsa, per il ricettatore dei bassifondi e il corruttore eccellente, per il delinquente comune e per il politico che viola la legge, ma per il suo delinquere pretende non solo impunità bensì anche ossequio. Mani Pulite, insomma, è stato nulla più che la legalità presa sul serio. «La legge eguale per tutti» che esce dalla retorica dei discorsi ufficiali e irrompe nella vita quotidiana – nella vita pubblica! Che si libera dall’ipocrisia della doppiezza e diventa giustizia senza aggettivi.

Nulla …

Autonomia differenziata, fermiamola ora o sarà troppo tardi

L’Autonomia Differenziata è un progetto politico che lede la natura della Repubblica Italiana, sancita dalla Costituzione come “una e indivisibile”, foriero non solo di inammissibili disuguaglianze ma anche di inefficienze. Contro di essa si sono espressi costituzionalisti, istituzioni, soggetti politici, sociali ed economici, fino ad arrivare alla Commissione Europea. Eppure il governo procede a spron battuto nel volerla attuare, mostrando i muscoli e tappandosi le orecchie. Contro questo scellerato agire a senso unico bisogna agire ora, altrimenti – considerando il criterio della decennalità – sarà davvero troppo tardi.

Regionalismo differenziato o centralismo diffuso? L’autonomia differenziata punta a demolire il Parlamento

La legge sull’autonomia differenziata rischia di diventare una utile stampella al premierato, di rafforzare, più che il regionalismo differenziato, un “centralismo diffuso” che consente al Presidente del Consiglio di negoziare con le singole regioni, esautorando totalmente il Parlamento dalle sue funzioni; e, con esso, svuotare di sostanza la Repubblica democratica.