Da MicroMega n. 1/2002 (qui è possibile acquistare il numero completo)

Il magistrato in prima linea di Mani pulite Piercamillo Davigo e il direttore del Foglio Giuliano Ferrara confrontano le rispettive – e opposte – visioni della giustizia: i politici devono davvero essere “ricattabili”? L’azione dei magistrati è davvero criticabile per “moralismo”?

Golpe giudiziario?

MicroMega: Craxi fin dall’inizio accusò Mani Pulite («Nemmeno sotto le dittature sudamericane accadono episodi come quelli di Mani Pulite», 2-6-92. «Mani Pulite è una campagna di aggressione e delegittimazione senza precedenti contro la politica, che presenta gravi rischi per la stabilità istituzionale», 29-2-93. «Con Mani Pulite sono saltate tutte le garanzie su cui si fonda il processo accusatorio», 2-3-93).

Non così gli esponenti del Polo, che solo in seguito ripresero queste accuse (Berlusconi così giudicava il pool di Milano presentando il suo primo governo al Senato il 16 aprile del ’94: «Questo governo è schierato dalla parte dell’opera di moralizzazione d…

Giù le mani dai centri antiviolenza: i tentativi istituzionalisti e securitari di strapparli al movimento delle donne

Fondamentale acquisizione del movimento delle donne dal basso, per salvarsi la vita e proteggersi dalla violenza soprattutto domestica, oggi i centri antiviolenza subiscono una crescente pressione verso l’istituzionalizzazione e l’irreggimentazione in chiave securitaria e assistenzialista. Tanto che ai bandi per finanziarli accedono realtà persino sfacciatamente pro-patriarcali come i gruppi ProVita o altre congreghe di tipo religioso.

Contro l’“onnipresente violenza”: la lotta in poesia delle femministe russe

Una nuova generazione di femministe russe, oggi quasi tutte riparate all’estero dopo l’inizio dell’invasione in Ucraina, sta svelando attraverso un nuovo uso del linguaggio poetico il trauma rappresentato per le donne dalla violenza maschile, all’interno di una società patriarcale come quella russa che, con il pieno avallo dello Stato, ritiene lo spazio domestico e chi lo abita soggetti al dominio incontrastato dell’uomo. La popolarità della loro poesia e del loro impegno testimonia la reattività della società russa, nonostante la pesante militarizzazione.