MicroMega+ la presentazione del numero del 15 aprile 2022

Con contributi di Francesco Suman, Elettra Santori, Caterina Bonvicini, Valerio Bispuri, Camilla Vagnozzi, Maurizio Franco.

Redazione

In questo nuovo numero di MicroMega+ un articolo di Francesco Suman (“L’Europa al bivio: la transizione energetica dipende da come diciamo addio al gas russo”) ci spiega come la decisione dell’Europa di puntare sul gas naturale liquefatto per sostituire quello che potrebbe non arrivare più dalla Russia potrebbe avere conseguenze deleterie per la lotta alla riduzione delle emissioni.

Dosando l’hard power degli investimenti (umanitari, economici e militari) e il soft power della retorica solidarista e anti-colonialista, la Turchia di Erdoğan è riuscita a costruirsi un’area di influenza espansa alle periferie del mondo occidentale. L’approfondimento di Elettra Santori: “Soft power turco: il volto buono della democratura”.

Nel libro “Mediterraneo. A bordo delle navi umanitarie” Caterina Bonvicini e Valerio Nicolosi (Einaudi) raccontano con parole e immagini l’esperienza vissuta sulle navi delle Ong che soccorrono i migranti. Ne proponiamo un estratto: “Salvare vite nel Mediterraneo” di Caterina Bonvicini.

Entrare in una storia attraverso la fotografia”: intervistato da Daniele Nalbone, il fotoreporter Valerio Bispuri, autore del libro “Dentro una storia. Appunti sulla fotografia”, parla del ruolo delle immagini nel giornalismo di oggi, del potere di uno scatto, ma soprattutto dell’importanza di raccontare le storie dimenticate: quelle degli ultimi e degli emarginati.

“Il complottismo che si è diffuso negli ultimi due anni con la pandemia ha fatto sì che ci fosse terreno fertile per i nuovi complottisti: quelli della guerra”. Valerio Nicolosi intervista Camilla Vagnozzi di Facta, un progetto per contrastare notizie false e disinformazione: “Fact-checking e debunking: smascherare quotidianamente le notizie”.

Sono ben 69 le crisi aziendali al vaglio del Ministero dello Sviluppo economico. 80mila i lavoratori a rischio. Automotive, trasporti, siderurgia ed elettronica per la casa i settori più colpiti. Un focus sui casi di Bosch, Qf spa, ex Alcoa e Pernigotti nell’articolo di Maurizio Franco: “Le crisi aziendali minacciano uno tsunami di licenziamenti”.

Buona lettura!

Autonomia differenziata, fermiamola ora o sarà troppo tardi

L’Autonomia Differenziata è un progetto politico che lede la natura della Repubblica Italiana, sancita dalla Costituzione come “una e indivisibile”, foriero non solo di inammissibili disuguaglianze ma anche di inefficienze. Contro di essa si sono espressi costituzionalisti, istituzioni, soggetti politici, sociali ed economici, fino ad arrivare alla Commissione Europea. Eppure il governo procede a spron battuto nel volerla attuare, mostrando i muscoli e tappandosi le orecchie. Contro questo scellerato agire a senso unico bisogna agire ora, altrimenti – considerando il criterio della decennalità – sarà davvero troppo tardi.

Regionalismo differenziato o centralismo diffuso? L’autonomia differenziata punta a demolire il Parlamento

La legge sull’autonomia differenziata rischia di diventare una utile stampella al premierato, di rafforzare, più che il regionalismo differenziato, un “centralismo diffuso” che consente al Presidente del Consiglio di negoziare con le singole regioni, esautorando totalmente il Parlamento dalle sue funzioni; e, con esso, svuotare di sostanza la Repubblica democratica.