Chi era Angelo Sodano?
Angelo Sodano era un diplomatico di lungo corso diventato un mostro! Il “primo ministro” (segretario di Stato) di Giovanni Paolo II è stato l’uomo più potente in Vaticano negli anni Novanta e Duemila. “Ministro” degli Affari esteri del papa, braccio destro di Giovanni Paolo II e poi di Benedetto XVI, decano dei cardinali, Sodano ha cumulato funzioni come pochi uomini di Chiesa prima di lui. E al potere – molto potere – sono seguiti gli abusi.
Come inizia la sua carriera?
La carriera di Sodano, un piemontese, uomo dalle spalle larghe, cosa che contrastava con la sua natura molto effeminata e il suo amore per i merletti, è una linea retta. Una linea retta puntata verso l’estrema destra. Suo padre era un deputato della Democrazia cristiana. Forse per sfuggire a qualche demone, viene ordinato sacerdote all’età di 23 anni. Nasconde bene il suo gioco e non dichiara mai le sue ambizioni. È un tipo silenzioso. Gli piace gironzolare sul campo, soprattutto in America Latina, dove gli vengono affidati i primi incarichi e ha tanti amici. Viene notato da papa Paolo VI, quando, tornato a Roma, si occupa dei Paesi comunisti presso la segreteria di Stato, e ottiene così la nomina a nunzio in Cile nel 1977. Vi rimarrà dieci anni, dal marzo 1978 al maggio 1988.
È stato un buon diplomatico?
Sodano era un anticomunista viscerale con modi da bolscevico! Da nunzio in Cile, conduce una vera e propria guerra contro la Teologia della Liberazione e, a partire da questa base, in Messico, Perù e, poco a poco, in tutta l’America Latina. I suoi nemici sono alcuni preti cattolici: Gustavo Gutiérrez, Oscar Romero, Leonardo Boff, Frei Betto. La cosa strana è la radicalizzazione di Sodano: arriva centrista e finisce quasi fascista! Durante gli anni Ottanta, il nunzio si avvicina alle correnti più estremiste del cattolicesimo e inizia a combattere la sinistra radicale cattolica. Sodano chiude addirittura gli occhi quando la dittatura di Pinochet fa arrestare sacerdoti accusati di attività sovversive; da Roma, più avanti, orchestrerà l’emarginazione di tutti i vescovi di sinistra in Spagna e in America Latina. Alcuni preti di sinistra verranno assassinati senza che Sodano muova critiche pubbliche.
Tuttavia Sodano è stato anche uno degli uomini che ha accompagnato il grande progetto di caduta del comunismo in Polonia di Giovanni Paolo II. Sotto questo aspetto è stato un grande diplomatico anche se la caduta del muro di Berlino precede il suo incarico romano. Dal Cile ha comunque fornito aiuti sostanziali, principalmente finanziari.
Aiuti finanziari?
Sì, è uno dei segreti meglio custoditi del Vaticano ai tempi di Giovanni Paolo II e, paradossalmente, una delle chiavi di lettura di alcuni casi di pedofilia. Sappiamo oggi con certezza che i Legionari di Cristo di Marcial Maciel in Messico, ma anche, forse (perché non abbiamo informazioni) il dittatore Pinochet tramite il sacerdote cileno Fernando Karadima, nonché un certo cardinale Lopez-Trujillo in Colombia (in buoni rapporti con i paramilitari colombiani), hanno aiutato finanziariamente Roma a combattere il comunismo. Si stima che i soldi trasferiti dall’America Latina agli avamposti dissidenti nella Germania dell’Est o alle c…