MicroMega+, la presentazione del numero del 18 novembre 2022

Con contributi di Marco d’Eramo, Vittorio Emanuele Parsi, Daniele Archibugi, Fabio Merlini, Gian Carlo Caselli, Manfredo Gennaro.
Circuiti di guerra

Il 7 ottobre l’amministrazione Biden ha scatenato un’offensiva tecnologica contro Pechino, imponendo limiti stringenti e controlli severissimi all’esportazione in Cina dei microchip – la risorsa oggi più cruciale per l’industria globale – e delle tecnologie per produrli. Un atto di guerra economica che avrà immense conseguenze geopolitiche.
Il posto della guerra nelle democrazie. Intervista a Vittorio Emanuele Parsi

Il 24 febbraio 2022 Putin ha interrotto un percorso di pace che sul suolo europeo durava da quasi ottant’anni. Questa crisi dimostra che la pace passa per la democrazia, ma anche che le democrazie devono essere pronte a difendersi.
“Il mio maestro Federico Caffè e la sua lezione ancora viva”. Intervista a Daniele Archibugi

Nel libro “Maestro delle mie brame” Daniele Archibugi racconta la vita e la misteriosa scomparsa del grande economista, restituendoci un inedito ritratto, intenso e dolente, di uno tra i maggiori intellettuali italiani del dopoguerra. Ce ne parla in questa intervista.
Proust e la terapia della “Recherche”

A cent’anni dalla morte di Marcel Proust, in un’epoca dominata dall’immediatezza e dall’accelerazione, per noi lettori frettolosi è terapeutico immergersi nella lettura dei sette volumi di un capolavoro così impegnativo e raffinato come “Alla ricerca del tempo perduto”, un’opera in grado di esplorare ogni singola e più recondita piega dell’animo umano.
Antimafia, quel che il mondo può imparare dal caso italiano

Nel dicembre 2000 si è tenuta a Palermo la Conferenza delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale. Quale bilancio a distanza di oltre vent’anni? La legislazione e l’impegno antimafia dell’Italia rappresentano un esempio da seguire per gli altri paesi.
Antimafia sotto attacco: lo strano caso della legge Rognoni-La Torre

Mentre la mafia si fa sempre più imprenditrice e il suo giro d’affari supera i 220 miliardi di euro all’anno, è in atto una silenziosa ma violenta campagna contro la normativa su sequestri e confische derivata dalla Rognoni-La Torre, una legge scomoda perché efficace.