L’avvocato di panna montata e meringhe

20 anni fa moriva Gianni Agnelli, il cui status fu sempre strettamente connesso al ruolo di regnante sull’impero automobilistico Fiat. Oggetto di particolari riguardi da parte di Stato e Politica come attore iconico del potere economico nazionale.
Un regno i cui confini il suddetto monarca ha sempre presidiato con estrema attenzione e cinismo praticati con modi apparentemente distaccati e – dunque – blasé.

Audrey Hepburn e quel sogno di libertà

audrey hepburn

L’attrice amatissima ci lasciava il 20 gennaio di 30 anni fa. Ma l’eredità dell’immaginario cinematografico che ha contribuito a creare ci accompagna ancora oggi. E forse Roma, città con la quale ebbe un rapporto così importante, bene farebbe a dedicarle un monumento: una statua che permetta a tutti noi di esprimerle affetto e riconoscenza.

Il mercato chiamava e Bill Clinton rispose

Le forze della finanza, dell’imprenditoria, del commercio e della tecnologia informatica cui si dovevano la crescita e la prosperità degli anni ’90 della presidenza Clinton erano, secondo la visione dominante, perfettamente in grado di sostituire le forme tradizionali di welfare. I poveri, i neri, tutti i discriminati, dovevano essere assorbiti dal e nel mercato, integrandosi disciplinatamente nel sistema capitalistico. Vent’anni dopo, misuriamo i danni che quell’approccio ha prodotto.

Roe v. Wade, la libertà di abortire e un’America diversa

Roe v. Wade

Il 22 gennaio di quest’anno cade il cinquantesimo anniversario di Roe v. Wade, la storica e rivoluzionaria pronuncia con la quale nel 1973 la Corte Suprema statunitense accordò alle donne americane il diritto di interrompere la propria gravidanza non voluta, dando il via a un fenomeno d’imitazione all’interno di tutto il mondo occidentale.

Armi italiane per Erdoğan

Armi italiane per Erdoğan

La potenza militare che la Turchia minaccia di continuo di dispiegare contro la Siria e l’Iraq del nord è tale anche grazie all’export bellico italiano. La Turchia è una delle principali destinazioni delle esportazioni militari dell’Italia, soprattutto nel campo del munizionamento pesante. Nel periodo 2018-2020, secondo i report dell’Unione Europea, l’Italia è stato il paese che ha esportato il maggior numero di bombe, siluri, razzi e missili in Turchia. E anche le armi a uso non bellico rischiano di essere usate per scopi tutt’altro che sportivi, come indica il recente caso dei proiettili italiani in Iran.