David Quammen: di pandemia, scienza e umanità

Il complesso rapporto tra la società e la scienza, l’importanza di quest’ultima, la sua intrinseca umanità: una riflessione su questi temi nel contesto della pandemia di Covid-19, a partire da “Senza respiro”, l’ultimo libro di David Quammen.

A chi non è capitato, durante questi anni pandemici, di chiedersi – con una punta di incredulità – se quel che stavamo vivendo fosse davvero la realtà, e non una grande allucinazione? La pandemia causata dalla rapida e improvvisa (seppur non inaspettata) diffusione del SARS-CoV-2 – quello che all’inizio scienziati e giornalisti chiamarono, genericamente, “nuovo coronavirus” – ha infatti stravolto le vite di molti, in alcuni casi con particolare tragicità, lasciando dietro sé tracce indelebili del proprio passaggio. Ricostruire questa sventura collettiva richiede, però, di guardare non soltanto agli effetti sociali e umani, di breve e lungo periodo, di quanto accaduto; è essenziale comprendere quali siano state le cause prossime e remote che hanno reso possibile il verificarsi di un simile evento, perché, nella ricerca scientifica, la conoscenza del passato è uno strumento essenziale perché siano possibili tanto la previsione quanto la prevenzione. Tale consapevolezza è uno dei numerosissimi lasciti dell’ultimo volume firmato da David Quammen, uno dei più autorevoli e talentuosi scrittori di scienza della nostra epoca. In Senza respiro (Adelphi, 2022).

Quammen ripercorre, con il rigore scientifico e la capacità narrativa che lo contraddistinguono, l’intera storia della pandemia di Covid-19, raccontando le prime e concitate settimane della diffusione del virus, lo svolgersi dell’emergenza sanitaria, e soprattutto ricostruendo analiticamente cosa è accaduto nel mondo scientifico prima, durante e dopo lo scoppio della pandemia. Il risultato è un vero e proprio romanzo corale, nel quale la voce del narratore si alterna a quella di novantasei scienziati interpellati dall’autore a partire dall’aprile 2020, quando l’intera storia era ancora soltanto all’inizio.

Un’attività umana
Le parole degli intervistati costellano la narrazione, facendo di essa una testimonianza preziosa non solo di quanto sia effettivamente accaduto negli ultimi tre anni, ma anche di pensieri, sentimenti ed emozioni, colpi di genio ed errori che hanno costituito una parte essenziale dell’intero processo di ricerca scientifica intorno al nuovo coronavirus e alla …

Il maschilismo dei dati

La gran parte delle decisioni negli ambiti più disparati oggi viene presa a partire dai dati. Dati che però nella stragrande maggioranza riguardano solo ed esclusivamente gli uomini.

Le radici biologiche del linguaggio umano

Studiare da un punto di vista evolutivo il linguaggio umano è un’operazione estremamente complessa poiché, a differenza di altri tratti biologici, dipende da strumenti nervosi e anatomici che non fossilizzano e non lasciano tracce. Ma lo studio del canto degli uccelli ci fornisce un prezioso strumento comparativo per perseguire tale scopo.

La crisi della sinistra e il problema della proprietà

Abbandonando il tema del lavoro appiattendosi su posizioni monetariste, la sinistra ha rinunciato anche ad affrontare propriamente il tema della proprietà. Riguardo quella pubblica, per allontanarsi dal nazionalismo comunista sovietico, ha osteggiato ogni forma di demanializzazione e nazionalizzazione dei beni e delle produzioni, favorendo privatizzazioni, svendite degli assets economici prioritari a tutto danno del Paese e a favore di grandi potenze multinazionali. Ma la gestione condivisa dei beni collettivi non può essere trasferita alla sfera privata.