“Putin. Guerra”: la verità sul Boeing malese e chi comanda davvero in Donbas

Putin

L’ultima parte del rapporto dettagliato “Putin. Guerra” con cui nel 2015 l’oppositore russo Boris Nemcov, poco prima di essere assassinato davanti al Cremlino, denunciava le intenzioni di Vladimir Putin di scatenare una guerra in Ucraina su larga scala. In questi capitoli si porta a galla la verità sull’abbattimento del boeing malese sui cieli dell’Ucraina orientale. Vengono inoltre delineati tutti i rapporti tra i leader delle forze separatiste del Donbas e il Cremlino, da cui ricevono gli ordini. Infine si analizza l’entità della catastrofe umanitaria in Donbas e le ricadute economiche che l’annessione della Crimea e la guerra sempre nel Donbas hanno sulla popolazione russa. Ringraziamo l’associazione Memorial Italia e l’oppositore politico Il’ja Jašin, attualmente in carcere dove sta scontando una condanna a otto anni e sei mesi per aver condannato pubblicamente il massacro di Buča come responsabilità dell’esercito russo.

André Markowicz e le genealogie letterarie del conflitto in Ucraina

Ucraina letteratura russa

In riferimento all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, molte sono state le analisi sul versante della propaganda mediatica. Scarsa attenzione si è posta invece sulle posizioni di intellettuali e scrittori. Da questo punto di vista nel suo saggio E se l’Ucraina liberasse la Russia? lo scrittore e traduttore André Markowicz va a ritroso nel tempo e ricerca le cause del conflitto in atto proprio nelle visioni contenute nella letteratura russa, opponendo Dostoevskij a Čechov.

La “Z Generation” della Russia. Segnali di un fascismo a venire

fascismo russo

Il libro dello storico e analista della realtà russa Ian Garner si concentra sulla creazione nel Paese di un “fascismo quotidiano”, alimentato non dai verticali sistemi di indottrinamento di massa del XX secolo ma da un pastiche postmoderno che mescola modalità tradizionali di formazione del consenso, intrattenimento di massa e propaganda social. Tutto inserito nel disegno di un regime che non vuole mobilitare il suo popolo ma renderlo apatico e soggetto all’accettazione passiva del suo “monopolio sulla realtà”.

Il lato sud della moneta

Mercosur

Con il nuovo “allineamento” politico fra i governi di Brasile e Argentina, torna sul tavolo del dibattito politico l’idea di una moneta comune del Mercosur. Un progetto che ha davanti molte difficoltà da superare, ma che potrebbe anche schiudere interessanti prospettive.

Quando a uccidere è lo Stato

Pena di morte

La pena di morte continua a essere praticata non solo in regimi autoritari ma anche in alcune democrazie, Stati Uniti in testa. Le ragioni a favore della pena capitale non trovano però riscontro nei dati e stanno iniziando a perdere consensi, almeno nel mondo occidentale.

L’Ungheria vent’anni dopo il referendum sull’adesione all’Ue

Ungheria Unione Europea

Sono passati vent’anni da quando, sotto il governo Medgyessy, il popolo magiaro si pronunciò a favore dell’entrata nell’Ue. In seguito all’effettiva adesione, la popolazione mostrò un entusiasmo superficiale e in sostanza passivo, percependosi come un membro entrante di second’ordine e perdendo inoltre presto le speranze per una conseguente crescita economica. I successivi governi Orbán hanno fatto il resto, inaugurando un braccio di ferro con Bruxelles che dura ancora oggi anche alla luce delle posizioni di Budapest sul conflitto in Ucraina.