MicroMega+, il numero del 28 aprile 2023

Contribuiscono a MicroMega +: Michael Schmidt-Salomon, Martin Gak, Claudia Fanti, Marco d'Eramo, Giorgio Macellari, Fabio Merlini

Redazione

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Di cosa parliamo questa settimana su MicroMega+:

l’“Internazionale dei nazionalisti” che minaccia le società aperte; la deriva identitaria della sinistra woke americana; la situazione in Argentina stretta tra crisi economica e ambientale; l’ideologia capitalista impersonata dal magnate della Silicon Valley Peter Thiel; l’ineludibile alleanza tra scienza e politica; la necessità del risveglio del pensiero critico per un’adeguata formazione professionale

IDEOLOGIA – La politica identitaria come pericolo per la democrazia
di Michael Schmidt-Salomon

L’attacco di Putin all’Ucraina è anche un attacco alla società aperta. Tuttavia, il leader russo non è affatto solo nella sua propaganda nazional-religiosa. L’elemento unificante di questa “Internazionale dei nazionalisti” è un mix estremamente pericoloso di nazionalismo sciovinista e valori religiosi reazionari. Un approccio identitario a cui anche la sinistra, paradossalmente, non è estranea.

Identità: quando la razza distoglie dalla classe
di Martin Gak
 
La cosiddetta sinistra woke americana mette al centro del suo discorso sempre più il concetto di identità, tre le altre quella razziale. Ma accomunare gli esseri umani sulla base del vago concetto di razza distoglie l’attenzione dalle reali disuguaglianze determinate dall’appartenenza di classe. E basta osservare con attenzione una semplice trasmissione della TV americana per accorgersene. 

MONDO – Argentina, l’estrema destra avanza in un contesto di crisi economica e ambientale
di Claudia Fanti

Siccità, inflazione, debito, tagli alla spesa sociale e mancata erogazione dei servizi stanno strangolando l’Argentina e mettendo in ginocchio la sua popolazione. Come se non bastasse, il suo territorio è sempre più preda di aziende straniere e oggetto di estrazioni minerarie sconsiderate. E nell’anno delle presidenziali l’estrema destra potrebbe sfruttare la situazione a suo vantaggio.

IL PERSONAGGIO – Peter Thiel, ritratto di un capitalista militante
di Marco d’Eramo

Peter Thiel è il più interessante tra i magnati della Silicon Valley, perché più di ogni altro impersona il capitalista ideologico. Statofobico ma assolutista. Libertariano ma dedito al controllo e alla sorveglianza. Omofobo e radicalmente misogino. La sua è la traiettoria del cinismo del Capitale, che pretende di sfidare la morte con il potere.

PENSIERO – Politica e Scienza: un’alleanza ineludibile
di Giorgio Macellari

Scienza e politica dovrebbero stringere un’alleanza per fecondarsi reciprocamente, perché una classe dirigente capace di maneggiare il metodo scientifico e le sue virtù epistemiche avrebbe uno strumento aggiuntivo per perseguire l’interesse del Paese. Un simile progetto può avere successo solo con un concomitante processo di alfabetizzazione scientifica della cittadinanza, da iniziare dalla scuola primaria, da continuare per tutta la vita e capace di generare un’immunità cognitiva di gregge contro il virus dell’ignoranza e per la tutela degli svantaggiati. 

L’eclissi del pensiero critico e altre sfide per la formazione
di Fabio Merlini

La formazione professionale va ripensata tenendo conto delle nuove problematiche del rapporto tecnica-natura e della sua necessaria ricollocazione in un’ottica di senso più ampia, al cui centro non vi è più solo il singolo individuo e la sua performance ma un agire collettivo che tiene conto delle necessità sociali. Perché non siamo semplicemente stakeholder ma prima di tutto cittadini. Per compiere questo processo dobbiamo innanzitutto dedicarci alla formazione tout court, riappropriandoci di un pensiero critico per guidare e agire la libertà che ci è ancora concessa.

Israele, la memoria dell’Olocausto usata come arma

La memoria dell’Olocausto, una delle più grandi tragedie dell’umanità, viene spesso strumentalizzata da Israele (e non solo) per garantirsi una sorta di immunità, anche in presenza di violenze atroci come quelle commesse a Gaza nelle ultime settimane. In questo dialogo studiosi dell’Olocausto discutono di come la sua memoria venga impiegata per fini distorti, funzionali alle politiche degli Stati, innanzitutto di quello ebraico. Quattro studiosi ne discutono in un intenso dialogo.

Libano, lo sfollamento forzato e le donne invisibili

La disuguaglianza di genere ha un forte impatto sull’esperienza dello sfollamento di massa seguito alla guerra nel Libano meridionale. Tuttavia, la carenza di dati differenziati rischia di minare l’adeguatezza degli aiuti forniti e di rendere ancora più invisibile la condizione delle donne, che in condizioni di fuga dalla guerra sono invece notoriamente le più colpite dalla violenza e dalla fatica del ritrovarsi senza casa e con bambini o anziani a cui prestare cure.