“Un progetto irreversibile per cambiare forma alla Repubblica”

Come è composta la galassia degli avversari del Ddl Calderoli? Il primo confronto pubblico tra istituzioni e società civile si è tenuto l’8 maggio in Senato ed è tuttora in corso alla Camera: ascoltiamo le diverse anime dell’opposizione all’Ad, per fare il punto della situazione e scoprire cosa ne sta scaturendo in termini di posizioni e proposte per attuare la Costituzione e salvare l’unità del Paese.
Autonomia differenziata

Nella Sala Capitolare del Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva, Senato della Repubblica, si è tenuto l’8 maggio il primo confronto pubblico tra rappresentanti delle istituzioni e la società civile nominato “Quale Repubblica dopo l’Autonomia differenziata?”. L’incontro si è svolto proprio nel giorno della celebrazione del 75° anniversario della prima seduta del Senato della Repubblica, avvenuta l’8 maggio del 1948. Questo confronto è proseguito successivamente alla Camera con una serie di audizioni che sono tuttora in corso.

“Da cinque anni ci battiamo contro il progetto eversivo dell’Autonomia differenziata, che annulla principi fondamentali della Costituzione, si abbatte in modo catastrofico sullo stato di donne e uomini tra i più indigenti del Paese, cancella diritti e conquiste di lavoratrici e lavoratori, configurando una rottura dell’unità della Repubblica”. Così i comitati per il ritiro di ogni Autonomia differenziata, l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti, in prima fila all’iniziativa. “Qualcosa si è mosso, infine, anche dal punto di vista parlamentare”, commenta a MicroMega Marina Boscaino, portavoce del Tavolo No Ad, la formazione più radicata nella lotta contro il Ddl Calderoli. “Lo si deve alla vicepresidente del Senato, Mariolina Castellone del M5S, che ha dimostrato una piena condivisione dell’azione e delle iniziative del nostro Tavolo e che ha avuto il merito di organizzare per prima un evento di rilevante portata politica, che speriamo segni un punto di svolta nella lotta contro l’Autonomia differenziata, progetto già assegnato in Commissione al Senato”.

“Una risposta importante – prosegue Boscaino – rispetto agli intenti da ‘caterpillar’ (la definizione è sua) del ministro per gli Affari Regionali, Roberto Calderoli, che prosegue la sua corsa a tappe forzate e ravvicinatissime. Il momento è ora, il pericolo imminente: tra un anno o poco meno i Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) potrebbero essere stati definiti, sebbene rimanga l’incognita dei finanziamenti, del tutto minimali e insufficienti, così come il quadro normativo per accedere all’Autonomia differenziata da parte delle Regioni a statuto ordinario”.

“Sarebbe la più grande e catastrofica riforma di uno Stato italiano non più unitario e si potrebbe concretizzare senza la partecipazione e il coinvolgimento del Parlamento. Tutto ciò è inaccettabile in una…

Lech Wałęsa, 80 anni in tono minore nella Polonia autoritaria

Il 29 settembre l’ex leader di Solidarność compie 80 anni. Un evento importante per l’uomo che più di ogni altro ha fatto la storia della Polonia nella seconda metà del Novecento, che però non godrà di alcuna celebrazione pubblica. Per Wałęsa, uomo di compromessi, non c’è infatti posto nell’attuale Polonia di Kaczyński, populista e autoritaria.

Carlo Rosselli e le sue teorie economiche

Carlo Rosselli è conosciuto soprattutto per la sua filosofia politica e la sua attività antifascista. In questa sede ci vogliamo però strettamente concentrare sul suo pensiero economico, inizialmente influenzato dal suo maestro Gaetano Salvemini, da cui comunque si saprà discostare. Nel pensiero economico di Rosselli grande rilevanza è assunta dal ruolo dei sindacati e da quello degli operai, chiamati a diventare compartecipi delle decisioni in ambito produttivo.

Biennale Musica, intervista alla direttrice Lucia Ronchetti

Dal 16 al 29 ottobre si svolge “Micro-Music”, titolo del 67° Festival Internazionale di Musica Contemporanea diretto da Lucia Ronchetti, compositrice di fama internazionale. Oltre a essere un personaggio peculiare e interessante di per sé, Ronchetti è la prima donna a dirigere in assoluto un festival di tale importanza e questa circostanza offre diversi spunti di riflessione che includono sì la presentazione dell’imminente rassegna ma che si spingono anche molto al di là di essa.