Messico, il compito che attende Claudia Sheinbaum Pardo

Il 2 giugno 2024 si sono tenute le elezioni presidenziali messicane, che per la prima volta hanno visto prevalere una donna: Claudia Sheinbaum Pardo. Per quanto si possa accogliere con simpatia la sua elezione, non va dimenticato che il difficile per Sheinbaum inizia ora e consiste nel rendere la sua coalizione nazionalista-progressista Sigamos Haciendo Historia (“Continuiamo a fare la storia”) davvero di sinistra, sottraendola all’ingombrante influenza del suo predecessore, Andrés Manuel López Obrador, più noto come Amlo.

Il destino della Nature Restoration law europea

A livello mondiale l’Unione Europea presenta una legislazione particolarmente avanzata in tema di tutela ambientale. Ma la realtà dei fatti non si è finora rivelata all’altezza. Proprio per questo il Parlamento europeo all’inizio del marzo 2024 aveva approvato la Nature Restoration law, che però si è arenata per gli ostacoli posti da alcuni Stati membri, tra cui l’Italia. Il tema verrà affrontato nuovamente dopo le elezioni europee e il Belgio, che presiede il Consiglio europeo, ha dichiarato che si spenderà affinché la legge venga definitivamente approvata. Ne parliamo con Brian MacSharry dell’Agenzia europea dell’ambiente, di cui è a capo della divisione su Natura e Biodiversità.

Edilizia popolare, una risorsa per fermare l’avanzata delle destre

Le imminenti elezioni europee del 9 giugno 2024 sembrano favorevoli all’avanzata delle destre. Avanzata che va arrestata puntando anche su politiche abitative popolari per contrastare il caro affitti, togliendo terreno fertile a quell’insicurezza e a quel risentimento che alle destre più estreme offrono un fertile humus. Un esempio virtuoso in prospettiva storica è quello offertoci dalla Vienna Rossa all’inizio del secolo scorso ma anche oggi non mancano esperimenti positivi a cui guardare con attenzione.

Giacomo Matteotti, i significati di un monumento tra memoria e attualità civile

I monumenti che ricordano Giacomo Matteotti hanno un’importanza storica e civile che, al di là della retorica celebrativa, deve essere recuperata portandola nell’odierna esperienza politica e civile. E quello eretto sulla Flaminia, nel comune di Riano, sul luogo del ritrovamento del deputato socialista, ancora ci invita a farlo. Perché ogni volta che lo visitiamo, è come se fossimo tra due cadaveri: quello dell’antifascismo e della democrazia, da una parte, e quello del bene comune e della buona amministrazione, dall’altra.

Cosa significa oggi ricordare Matteotti?

Le recenti commemorazioni istituzionali sul centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti sono state organizzate dalla Camera dei deputati e non dal governo, che ben si guarda dal prendere le distanze dal fascismo che lo uccise. Ma cosa significa ricordare Matteotti oggi? Significa soprattutto non dimenticare che per cambiare le cose ci vuole coraggio, anche in questa epoca in cui la libertà ci viene sottratta senza violenza.

Giacomo Matteotti: i brogli delle elezioni e l’affare Sinclair Oil

L’assassinio di Giacomo Matteotti non è da ricondurre solo alla sua denuncia dei brogli elettorali e del clima di violenza in cui si erano svolte le elezioni. Accuse, queste, a cui Mussolini era abituato e riguardo le quali in fondo non aveva granché da temere. Più che quello che aveva detto infatti potrebbe essergli risultato fatale quello che avrebbe potuto dire, denunciando l’affare Sinlcair Oil nella seduta del parlamento prevista per il giorno successivo al suo assassinio: un regime che magnificava la difesa degli interessi nazionali li aveva infatti svenduti a Paesi stranieri in cambio di tangenti. Tesi, questa, sostenuta dallo storico Mauro Canali nel suo libro “Il delitto Matteotti”.