“Ni una menos” non si ferma: la lotta delle femministe latinoamericane

Dal 2015 a oggi il movimento delle femministe latinoamericane è esploso, nelle piazze di tutto il continente fino a cambiare la politica. Ma le conquiste da realizzare sono ancora tantissime. Lo dimostrano, fra le altre cose, gli ostacoli al diritto d’aborto che persistono in tutto il Continente.

L’estrema destra in America Latina è sempre più violenta

L'estrema destra in America Latina è sempre più violenta, foto delle proteste in Peru

L’assalto brasiliano al palazzo del Congresso è solo l’ultimo atto di un’estrema destra in America Latina che si sta facendo sempre più pericolosa e violenta: dalla situazione di sospensione democratica di fatto in Perù fino al mancato attentato a Cristina Kirchner in Argentina, una parte di estrema destra connessa ai movimenti reazionari mondiali non smette di minacciare la democrazia, la società civile e i diritti umani fondamentali nel nome della solita triade “Dio, Patria, Famiglia”.

Raúl Zibechi: le ombre del progressismo di Stato in America Latina

Tra gli intellettuali latinoamericani, lo scrittore, giornalista e attivista uruguayano Raúl Zibechi è forse il più critico nei confronti dei governi progressisti. In questa intervista, individua la via di una vera trasformazione sociale non nella lotta elettorale per la conquista dello Stato, ma nella capacità di mobilitazione dei settori indigeni, neri e popolari, nelle esperienze di democrazia dal basso al di fuori del sistema oggi ostacolate proprio dal progressismo statalizzato.

Il ritorno di Lula: il Brasile volta pagina

Lula torna alla presidenza per la terza volta. Ma la sua strada è in salita. Con un Congresso a maggioranza bolsonarista e un Brasile diventato più conservatore, diseguale e diviso, la realizzazione di un programma socialista è impensabile: la sfida è la ri-democratizzazione del Paese.

Quale futuro per gli indigeni brasiliani dopo Bolsonaro?

Domenica il Brasile va al voto: Lula è ampiamente favorito; l’unica speranza che rimane a Jair Bolsonaro è di arrivare al ballottaggio. Intervista a Ricardo Rao, ex dipendente della Funai, l’agenzia governativa brasiliana che si occupa di popoli indigeni, costretto nel 2019 ad abbandonare il suo Paese per sfuggire al destino a cui invece, di lì a poco, sarebbe andato incontro il suo collega Bruno Pereira, il grande indigenista assassinato il 5 giugno scorso insieme al giornalista britannico Dom Phillips.