Il separatismo nel Donbas: un comodo cavallo di battaglia

Immaginate il Donbas negli anni Novanta. Le élite locali, composte di fuoriusciti dalla nomenklatura sovietica e criminali del posto, avevano messo sotto il proprio controllo i bocconi più appetitosi dell’industria della regione: imprese del carbone, acciaieria, complesso metallurgico. Il clan non si limitò a impossessarsi dell’industria della regione, ma si trasformò in una vera forza politica, che ha unito le forze con Putin e il “soft power” russo dopo il 2004, quando il Cremlino rimase terrorizzato dalla rivoluzione arancione. È stata quella a convincere Putin che bisognava cavalcare il separatismo nel Donbas e impedire a tutti i costi il passaggio dell’Ucraina nella sfera d’influenza occidentale.