L’internazionale nera che difende la “libertà religiosa”

Le contorte involuzioni logiche e morali che contraddistinguono un certo ambiente in cui la destra politica si coniuga col radicalismo religioso sono difficili da seguire, ma parlano tutte di una lunga storia di associazioni controrivoluzionarie, legate a doppio filo a servizi segreti e formazioni terroriste, che si battono apparentemente per l’ecumenismo della fede ma in realtà cercano di legittimare l’esistenza delle sette, ovvero l’apparente copertura dietro il “libero credo” di realtà sovversive e antidemocratiche che compongono la cosiddetta “internazionale nera”. L’inchiesta che segue svela il lungo intreccio.

Le sette, la libertà religiosa e l’avvelenamento dei pozzi

Gli esponenti della società laica che osteggiano l’operato dei culti sono sempre più nel mirino: etichettati come fuori dalla scienza, illiberali o addirittura complici di dispotismi. L’obiettivo è minarne la credibilità per destituire di fondamento qualsiasi cosa dica il “movimento antisette”.

Salò o le 120 giornate di Topolinia

Dal panopticon di Bentham al distopico progetto disneyano di città ideale, dall’esperimento carcerario di Stanford all’“anarchia del potere” nel film “Salò” di Pasolini. Se obbedienza e sottomissione non necessitano di una coercizione visibile o di violenza, com’è possibile tracciare il limite dell’abuso di potere?