Circuiti di guerra

Il 7 ottobre l’amministrazione Biden ha scatenato un’offensiva tecnologica contro Pechino, imponendo limiti stringenti e controlli severissimi all’esportazione in Cina dei microchip – la risorsa oggi più cruciale per l’industria globale – e delle tecnologie per produrli. Un atto di guerra economica che avrà immense conseguenze geopolitiche.

Capitalismo scientifico: ovvero Nobel e startup

Dei sei scienziati premiati quest’anno con il Nobel, ben quattro avevano già fondato proprie imprese. Da tempo infatti l’imprenditoria scientifica è promossa dalle università di tutto il mondo. Ma se prima il denaro era una ricaduta laterale della ricerca scientifica, ora è il suo scopo principale.

Un universo da privatizzare

Che ci andiamo a fare sulla luna con la missione Artemis? La nuova corsa spaziale serve per foraggiare le industrie belliche ma soprattutto per inseguire il miraggio capitalista del possibile sfruttamento minerario del nostro satellite e anche degli asteroidi.

L’utopia di un mondo deodorizzato e la fine dell’età dell’acqua

L’acqua corrente in ogni casa, condizione recentissima e peculiare della nostra civiltà, è stata promossa e accelerata dall’ansia di deodorizzarsi. Ma realizzare quest’ideale di neutralità olfattiva richiede quantità sempre crescenti di acqua, un bene sempre meno disponibile.

Russia colpita, Germania affondata

Finora, a essere sconfitto dalla guerra è quello che Halevi chiama il “blocco tedesco”: progetto teso alla creazione di un blocco continentale eurasiatico con Germania e Cina alle due estremità, ma con la Russia come indispensabile elemento di connessione.

Iron Musk e il capitalismo da fumetto

Perché il crollo delle criptovalute e il conseguente ridimensionamento della fortuna di Elon Musk – il miliardario rappresentato come il Tony Stark del neo-feudalesimo capitalista contemporaneo – sono una buona notizia.

Sglobalizzazione

Un’economia globalizzata si regge sull’assunto che il suo ordine sia più importante delle variabili politiche nazionali: i capitali si muovono liberamente tra banche di diversi Paesi se sono ugualmente al sicuro in ognuno di essi. La guerra in Ucraina ha inferto una ferita (insanabile?) alla globalizzazione, ossia la perdita di fiducia nel primato della finanza sulla politica.

Problema Russia

Quand’anche Putin fosse caduto, l’avventura militare ucraina stoppata, resterà comunque un problema enorme: il problema Russia. Qualcosa che l’Occidente non ha mai affrontato dopo il crollo dell’Unione Sovietica. Il problema è: quale posto dovrebbe avere la Russia in un ordine mondiale almeno un po’ stabile?

La politica delle atrocità

“Massacri”, “genocidio”, “torture”, “crimini contro l’umanità”: questi termini sono diventati talmente frequenti da non destare più alcuna reazione. Mai ci fermiamo però a considerare che fino alla fine dell’Ottocento queste categorie erano totalmente estranee al discorso politico.