Divertimento imperativo fra le rovine della contemporaneità

In questi ultimi due anni sono accaduti davanti ai nostri occhi fatti che stimolano una riflessione nelle menti più avvertite. Un numero allarmante di persone ha preferito sfidare il virus pur di non rinunciare a riunirsi per l’aperitivo o per ballare, in una sorta di culto sfrontato della folla e dello sballo proprio quando ciò rappresentava un pericolo per la stessa vita. Quali sono le ragioni di un simile modo di agire? L’antropologo Raffaele Simone si pone l’interrogativo nel suo ultimo saggio ”Divertimento con rovine”.