Se l’autonomia differenziata fa un passo avanti, la sinistra ne deve fare due

Il ricompattamento delle forze di sinistra a contrasto dell’autonomia differenziata è finora l’unico evento positivo del nuovo anno, tra il peso della crisi economica e due tragiche guerre. Nell’arco parlamentare e non, Partito democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Sinistra Italiana, Unione Popolare, Rifondazione comunista e PCI si sono schierati con i sindaci meridionali, i sindacati, la scuola, i medici e istituzioni di alto profilo: da Confindustria a Bankitalia, dalla Corte dei Conti allo Svimez, dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio alla Commissione Europea, passando per i vescovi della Cei.

“Un progetto irreversibile per cambiare forma alla Repubblica”

Autonomia differenziata

Come è composta la galassia degli avversari del Ddl Calderoli? Il primo confronto pubblico tra istituzioni e società civile si è tenuto l’8 maggio in Senato ed è tuttora in corso alla Camera: ascoltiamo le diverse anime dell’opposizione all’Ad, per fare il punto della situazione e scoprire cosa ne sta scaturendo in termini di posizioni e proposte per attuare la Costituzione e salvare l’unità del Paese.

Sulle stragi di mafia del ’93 non sappiamo ancora tutta la verità

attentati mafia

Eccidi e attentati di trent’anni fa parlano del presente e della necessità di fare i conti con quanto è successo, individuando i veri responsabili delle stragi di mafia e dando risposte concrete a un Paese in cui la confusione del quadro politico-economico, grazie anche al martellante processo di revisione e normalizzazione in atto mischiato a nostalgie pericolose, avvantaggia soprattutto chi intende porsi come alternativa allo Stato democratico.

Dalla lupara alla politica. L’assassinio del generale dalla Chiesa e il salto di qualità della mafia stragista

Nel 1982 Cosa nostra diventa stragista: prima con l’omicidio di Pio La Torre, poi con quello di Carlo Alberto dalla Chiesa. Un cambio di strategia reso possibile dalla copertura proveniente da legami e interessi condivisi con ambienti dello Stato. Perché “la mafia e la lotta alla mafia – sottolinea Nando dalla Chiesa in questa intervista – sono, alla fine, storia di persone”.

Salvatore Borsellino: “La mafia è ancora in grado di ricattare lo Stato”

Via d’Amelio trent’anni dopo, parla il fratello del giudice Paolo: “Non c’è ancora una giustizia vera. I segreti inconfessabili vanno mantenuti a tutti i costi. La sentenza di martedì 12 luglio non cambia niente. Serve un’inchiesta sulla scomparsa dell’Agenda Rossa, scatola nera della strage”.