MicroMega+ del 28 giugno 2024

Con contributi di Christain Salmon, Marco Cesario, Thomas Guénolé, Alessia Manzi, Giacomo Sini, Francesco Brusa, Paolo Flores d'Arcais ed Ennio Cavalli.

Redazione

Dopo le elezioni europee che in Francia hanno visto la netta affermazione del Rassemblement National di Marine Le Pen, Emmanuel Macron ha deciso di sciogliere l’Assemblea nazionale e indire elezioni anticipate. Sperava di ritagliare per sé il ruolo di prestigiatore e approfittare della situazione per gestire i fili del potere, secondo lo studioso francese Christian Salmon, invece, scrive l’autore, non ha fatto altro che gettare la destra nel caos e risvegliare una potente forza a sinistra. Sulla delicata situazione francese alla vigilia delle elezioni, che avranno conseguenze a cascata su tutta l’Unione Europea, torniamo anche con un’intervista di Marco Cesario al politologo Thomas Guénolé, per il quale Macron con la sua scommessa ha gettato non solo la destra ma l’intero Paese nel caos, senza che vi siano forze politiche davvero mature per governarlo.
Dall’Europa ci spostiamo nei territori del Kurdistan con Alessia Manzi e Giacomo Sini, che condividono le foto scattate nei loro viaggi su una terra ancora una volta sotto attacco da parte della Turchia. Proprio la recente ripresa delle relazioni diplomatiche del governo di Erdoğan con l’Iraq vede come vittima sacrificale gli indipendentisti curdi e soprattutto il Pkk, il partito curdo dei lavoratori. E sempre dal Medio Oriente parte Francesco Brusa per ripercorrere la drammatica estate del 2014, quella della controrivoluzione globale in atto ancora oggi, guidata dall’orrore sparso sulle popolazioni dall’Isis, che in quel periodo proclamava il suo sedicente Stato islamico della Siria e del Levante.
Ripercorriamo ancora la storia con un estratto dal libro di Ennio Cavalli, “Ci dice tutto il nostro Inviato – Un secolo di rivolgimenti e altre minuzie” pubblicato da Rubbettino, in cui il poeta e giornalista ripercorre le sue interviste con i grandi che hanno fatto la storia. Infine, nel quarantennale della morte del filosofo francese Michel Foucault, lo ricordiamo con un saggio polemico del direttore Paolo Flores d’Arcais, uscito sul numero di MicroMega 8/2020, interamente dedicato al concetto di biopolitica che tanto banco aveva tenuto durante i lunghi mesi e anni della pandemia. Fortemente critico nei riguardi del filosofo francese, Flores d’Arcais ne analizza minuziosamente e rigorosamente il pensiero per evidenziarne vacuità e alcune tracce, in fondo, persino reazionarie.

L’AZZARDO DI MACRONFrancia: un risveglio di popolo può fermare i prestigiatori del potere di Christian Salmon
Il presidente prestigiatore che incantava il pubblico con i suoi trucchi ha perso il tocco: Macron in Francia voleva ritrovare margini di manovra per completare il suo mandato quinquennale, ma dal cappello non è uscito l’atteso coniglio, bensì il caos a destra e una potente forza a sinistra, che potrebbe riservarci sorprese.

“Macron ha spinto la Francia verso il caos”. Intervista a Thomas Guénolé di Marco Cesario
Thomas Guénolé, politologo, autore e docente universitario, spiega come la scelta di Macron di sciogliere l’Assemblea nazionale sia stata una scommessa pericolosa che consegna il Paese al caos. Secondo Guénolé la rapida riorganizzazione della sinistra nel nuovo Fronte popolare costituisce più un segno di panico che la strutturazione di una forza politica veramente stabile. “Chiunque vinca le elezioni”, ammonisce, “non otterrà una maggioranza assoluta, rendendo difficile governare”.

MEDIO ORIENTETurchia e Iraq, quell’accordo che sacrifica il Pkk. Reportage dal Kurdistan di Alessia Manzi e Giacomo Sini
Nell’aprile del 2024 Turchia e Iraq hanno ripreso le relazioni diplomatiche e il loro primo frutto è stato l’accordo “Iraq Development Road”, che prevede la costruzione di autostrade e ferrovie e una serie di ulteriori accordi in materia di cooperazione, sicurezza e gestione delle risorse idriche. Un accordo che in chiave geopolitica permette alla Turchia di intensificare la sua presenza nella regione, la cui vittima designata sarebbe soprattutto il Pkk, il partito dei lavoratori curdi.

L’ANNO SPARTIACQUE2014, l’estate di orrore e controrivoluzione globale di Francesco Brusa
L’estate del 2014, quella dell’orrore sparso dall’Isis, oltre che della prima invasione russa in Ucraina, quella della Crimea annessa illegalmente, ha segnato un anno spartiacque nella storia recente: l’inizio di una controrivoluzione globale che ha avuto per obiettivo innanzitutto le fiammette rivoluzionarie che avevano scosso i numerosi Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente a partire dal 2011. Un anno di arretramento globale della speranza di democrazia per i popoli, compresi quelli occidentali.

GRANDI INCONTRIInterviste matrioska, i “grandi vecchi” che hanno fatto la storia di Ennio Cavalli
Pubblichiamo un estratto dal libro di Ennio Cavalli “Ci dice tutto il nostro Inviato – Un secolo di rivolgimenti e altre minuzie”, edito da Rubbettino editore. Incontri e cronache a cavallo fra il passato e il futuro, “interviste matrioska” con grandi personalità che hanno segnato la storia, dalla penna di un “poeta con i piedi per terra” come lo ha definito Luciano Canfora, che del libro ha curato la prefazione.

L’ANNIVERSARIOGli inganni di Foucault di Paolo Flores d’Arcais
Nel quarantennale della morte di Michel Foucault, lo ricordiamo con l’estratto di un saggio/lettera pubblicato nel numero 8/2020 di MicroMega, che dedicammo al concetto di biopolitica, a chiusura del primo anno di pandemia da Covid-19. La pandemia aveva infatti riportato alla ribalta tale pilastro del pensiero filosofico di Michel Foucault, di enorme successo negli ultimi decenni, specie in alcuni ambienti del pensiero filosofico-politico di sinistra. In una lettera a Roberto Esposito, a tutti gli effetti il principale esponente della biopolitica in Italia, il direttore di MicroMega Paolo Flores d’Arcais si lanciava in una rigorosa e appassionata invettiva contro quello che in definitiva, per lui, non è che contraddizione e vuoto filosofico. Foucault, secondo d’Arcais, aveva promesso ipotesi verificabili e confutabili, le ha invece sostituite con ipostasi che del significato di quei fatti diventano matrice e demiurgo. La sua bestia nera finisce per essere l’impegno riformatore, anche il più radicale.

Interviste matrioska, i “grandi vecchi” che hanno fatto la storia

Pubblichiamo un estratto dal libro di Ennio Cavalli “Ci dice tutto il nostro Inviato – Un secolo di rivolgimenti e altre minuzie”, edito da Rubbettino editore. Incontri e cronache a cavallo fra il passato e il futuro, “interviste matrioska” con grandi personalità che hanno segnato la storia, dalla penna di un “poeta con i piedi per terra” come lo ha definito Luciano Canfora, che del libro ha curato la prefazione.

Francia: un risveglio di popolo può fermare i prestigiatori del potere

Il presidente prestigiatore che incantava il pubblico con i suoi trucchi ha perso il tocco: Macron in Francia voleva ritrovare margini di manovra per completare il suo mandato quinquennale, ma dal cappello non è uscito l’atteso coniglio, bensì il caos a destra e una potente forza a sinistra, che potrebbe riservarci sorprese.

Gli inganni 
di Foucault

Nel quarantennale della morte di Michel Foucault, lo ricordiamo con l’estratto di un saggio/lettera pubblicato nel numero 8/2020 di MicroMega, che dedicammo al concetto di biopolitica, a chiusura del primo anno di pandemia da Covid-19. La pandemia aveva infatti riportato alla ribalta tale pilastro del pensiero filosofico di Michel Foucault, di enorme successo negli ultimi decenni, specie in alcuni ambienti del pensiero filosofico-politico di sinistra. In una lettera a Roberto Esposito, a tutti gli effetti il principale esponente della biopolitica in Italia, il direttore di MicroMega Paolo Flores d’Arcais si lanciava in una rigorosa e appassionata invettiva contro quello che in definitiva, per lui, non è che contraddizione e vuoto filosofico. Foucault, secondo d’Arcais, aveva promesso ipotesi verificabili e confutabili, le ha invece sostituite con ipostasi che del significato di quei fatti diventano matrice e demiurgo. La sua bestia nera finisce per essere l’impegno riformatore, anche il più radicale.