Marie Curie, donna e scienziata tra impegno e libertà

Novant'anni fa moriva Marie Curie, la più importante scienziata del Novecento. Nata in Polonia come Maria Salomea Skłodowska, assunse il nome di Marie Curie in seguito al suo trasferimento in Francia e al matrimonio con Pierre Curie, con cui condivise una straordinaria avventura umana e scientifica. Prima donna ad aver insegnato alla Sorbona e due volte premio Nobel, ha vissuto la sua vita con la convinzione dell’importanza della cultura quale fattore di miglioramento dell’individuo e della società.

Novanta anni fa, il 4 luglio 1934, moriva Marie Curie.

Albert Einstein (1879-1955), suo grande amico, un anno dopo la sua morte, in una commemorazione svoltasi a New York presso il Roerich Museum, ebbe a dire:

“La sua forza, la purezza della sua volontà, la sua austerità verso se stessa, l’obiettività, il giudizio incorruttibile, sono tutte qualità che raramente si trovano unite in un’unica persona […]. Una volta che aveva riconosciuto una via come quella giusta, la seguiva senza compromessi e con estrema determinazione[1].

Le parole di Einstein delineano molto bene il carattere e la personalità di quella che, senza dubbio, è stata la più insigne scienziata del Novecento.

La vita di Madame Curie è ben nota ed è stata ampiamente raccontata in numerosi libri[2] e film[3]. Nel presente articolo vogliamo ricordare la sua figura ripercorrendo brevemente la sua straordinaria esistenza, con particolare riferimento agli anni giovanili della sua formazione. Lei stessa riteneva infatti fondamentale l’istruzione e l’educazione sia per l’individuo sia per l’intera società.

Maria Salomea Skłodowska nacque a Varsavia il 7 novembre 1867. Il padre Władysław Skłodowski insegnava fisica in un liceo pubblico di Varsavia, mentre la madre Bronisława Boguska dirigeva la scuola femminile privata nel centro della città, dove la famiglia risiedeva.

Maria era la quinta figlia, nata dopo Zofia (1862), Józef (1863), Bronisława (1865, per tutti Bronia) ed Helena (1866). L’anno successivo alla nascita di Maria, nel 1868, suo padre venne nominato vicedirettore del liceo. La madre, donna di grande cultura e dotata di talento musicale, lasciò invece il lavoro per dedicarsi all’istruzione dei figli.

Entrambi i genitori erano molto istruiti e Maria crebbe in una ambiente in cui la cultura era ritenuta fondamentale. L’insegnamento e la diffusione del sapere erano infatti visti come i principali strumenti per favorire l’indipendenza della Polonia.

Nel 1871, la madre contrasse la tubercolosi e fu costretta a trascorrere lunghi periodi di cure in Austria e poi nella Francia me…

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