MicroMega+, il numero del 2 dicembre 2022

Con i contributi di: Maurizio Franco, Mariasole Garacci, Andra Meneganzin, Fiammetta Salmoni, Pierfranco Pellizzetti, Giovanni Carbone.

Redazione

La notte del 6 dicembre 2007 un incendio nello stabilimento torinese delle acciaierie ThyssenKrupp uccise sette operai rivelando la violenta fragilità dell’industria in questo Paese. A distanza di quindici anni, la strage dei lavoratori è una realtà quotidiana. Maurizio Franco ricostruisce la vicenda e i suoi strascichi fino a un presente drammatico in cui sta diventando ormai quasi normale perdere la vita lavorando.

Gli ambientalisti di Ultima Generazione in Italia e i loro omologhi all’estero si sono resi famosi gettando zuppa, farina e vernice sui vetri di famosi capolavori. Lo fanno per chiedere ai governi di agire subito sulle emissioni di anidride carbonica e sul riscaldamento globale. Mariasole Garacci, che la settimana scorsa li ha intervistati per MicroMega, propone un’analisi del significato delle loro azioni e delle reazioni emotive che hanno suscitato.

Le pionieristiche ricerche genetiche del premio Nobel 2022 Svante Pääbo dialogano con gli studi di paleoantropologia dando vita a una complessa Scienza delle origini grazie alla quale stiamo facendo luce su aspetti straordinari della nostra storia di specie. Andra Meneganzin ne ricostruisce passaggi e aspetti cruciali, le sfide per la ricerca e quelle legate alla comunicazione scientifica al grande pubblico mentre ci approssimiamo a risposte inaspettate sull’interrogativo irrisolvibile che da sempre ci poniamo: che cosa significa essere umani?

Sempre più spesso e sempre con maggiore disinvoltura leggiamo di un’Europa “sovrana”, titolare essa stessa di una sovranità che gli Stati membri le starebbero progressivamente e inesorabilmente cedendo applicando il funzionalismo, che ha segnato il passo del cammino comunitario sin dalle sue origini. Ma come spiega in questo saggio la giurista Fiammetta Salmoni, l’Europa ha un solo modo per attribuirsi sovranità: eleggere un’Assemblea costituente sovranazionale e dare vita a un cammino che sia di costituzione pienamente politica, perciò democratica.

Per non rassegnarsi allo stato di cose presenti non è sufficiente l’indignazione, destinata a esaurire molto presto la sua carica propulsiva. È necessario, scrive Pierfranco Pellizzetti, reimparare a pensare collettivamente. “Aprire cantieri in cui si coltivi l’impensato”, facendo tesoro delle tante sperimentazioni nei gruppi creativi che si sono susseguiti nella Storia. E in particolare, recuperando la storia della Prima Internazionale e del suo modello organizzativo, per riportarla nel campo della Sinistra Illuminista.

Buon compleanno ThrillerGiovanni Carbone ricorda il disco che polverizzò ogni record e cambiò per sempre la storia dell’industria musicale. Michael Jackson fu un personaggio controverso a dire poco, ma non v’è dubbio che l’intera musica pop-rock internazionale si caratterizzi per un primadiThriller e un dopoThriller. Oggi l’album degli infiniti record, il più venduto di sempre, compie quarant’anni e rappresenta tuttora una pietra miliare per chi vive di musica e per chi la ama.

È tutto per questa settimana. Buona lettura!

Il maschilismo dei dati

La gran parte delle decisioni negli ambiti più disparati oggi viene presa a partire dai dati. Dati che però nella stragrande maggioranza riguardano solo ed esclusivamente gli uomini.

Le radici biologiche del linguaggio umano

Studiare da un punto di vista evolutivo il linguaggio umano è un’operazione estremamente complessa poiché, a differenza di altri tratti biologici, dipende da strumenti nervosi e anatomici che non fossilizzano e non lasciano tracce. Ma lo studio del canto degli uccelli ci fornisce un prezioso strumento comparativo per perseguire tale scopo.

La crisi della sinistra e il problema della proprietà

Abbandonando il tema del lavoro appiattendosi su posizioni monetariste, la sinistra ha rinunciato anche ad affrontare propriamente il tema della proprietà. Riguardo quella pubblica, per allontanarsi dal nazionalismo comunista sovietico, ha osteggiato ogni forma di demanializzazione e nazionalizzazione dei beni e delle produzioni, favorendo privatizzazioni, svendite degli assets economici prioritari a tutto danno del Paese e a favore di grandi potenze multinazionali. Ma la gestione condivisa dei beni collettivi non può essere trasferita alla sfera privata.