Secondo le dichiarazioni di numerose organizzazioni non-governative, in queste settimane di bombardamenti su Gaza Israele avrebbe compiuto gravi violazioni del diritto internazionale umanitario, e addirittura crimini di guerra. Il diritto internazionale umanitario, che si basa principalmente sulla Convenzione di Ginevra e sullo Statuto di Roma, è l’insieme delle norme internazionali volte a limitare gli effetti dei conflitti armati. I principi fondamentali del diritto internazionale sono la distinzione tra militari e civili e la proporzionalità: lanciare attacchi indiscriminati che colpiscono i civili costituisce un crimine di guerra, così come lanciare intenzionalmente attacchi sproporzionati in cui i previsti danni ai civili siano “manifestamente eccessivi rispetto all’insieme dei concreti e diretti vantaggi militari previsti”. Allo stesso modo, attaccare le infrastrutture civili, i luoghi di culto, le scuole, gli ospedali civili in modo intenzionale o intenzionalmente sproporzionato costituisce un crimine di guerra.
Un’indagine di Amnesty International pubblicata pochi giorni fa sulla situazione di Gaza ha concluso che, nei casi documentati, Israele ha violato il diritto internazionale umanitario “non prendendo le fattibili precauzioni per risparmiare vite civili, portando a termine attacchi indiscriminati che non hanno fatto distinzione tra obiettivi civili e obiettivi militari o compiendo attacchi che possono essere stati diretti contro obiettivi civili”. Gli attacchi aerei israeliani non hanno infatti risparmiato scuole, ospedali, chiese e moschee, e hanno distrutto interi quartieri residenziali: secondo l’ONU, il 45 % degli edifici residenziali della Striscia è già stato distrutto o danneggiato. Human Rights Watch ha inoltre denunciato l’uso di bombe al fosforo bianco, armi particolarmente distruttive; “l’uso del fosforo bianco a Gaza…