Li vediamo elemosinare qualche spicciolo fuori dai supermercati, pulire i marciapiedi abbandonati delle nostre metropoli, alcuni all’uscita di negozi a controllare che la merce sia stata pagata, ad altri è affidata la sicurezza all’interno di club e discoteche.
Sono i sopravvissuti al viaggio, come organi trapiantati in un corpo straniero che spesso li rigetta invece che accogliere. Piante sradicate che se curate possono far crescere nuove radici e fiorire altrove; per molti di loro questo altrove si chiama Italia.
È qui che hanno trovato casa i protagonisti di questo podcast: Abdoulaye, dal Senegal e Hermann, dal Camerun.
Storie di resilienza che in comune hanno solo due cose: speranza e disperazione. Sono le loro voci a raccontarci il viaggio e a farci capire che in fondo non siamo poi così diversi quando si tratta di vita e libertà.
Un podcast in cui si parla di traumi, di radici e di ritrovate appartenenze anche grazie al contributo della dottoressa Maria Barbara Massimilla, tra le fondatrici dell’Associazione Dun Onlus che da anni si impegna a offrire psicoterapia gratuita ai migranti, consapevoli che per raggiungere l’integrazione è indispensabile un dialogo e uno scambio affinché ci sia una vera trasformazione di tutti gli elementi in gioco.
Ascolta “Radici: le storie di Abdoulaye e Hermann / Prima puntata” su Spreaker.FOTO DI VALERIO NICOLOSI
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