Prima parte: Il reddito di base negli Usa, soluzioni locali a un problema globale
Terza parte: Il reddito di base in Africa, da aiuto caritatevole a scintilla di sviluppo
Maricá è un comune di quasi 130mila abitanti dello stato di Rio de Janeiro. Separata dall’oceano dalla laguna che porta il nome della città, sorge a meno di un’ora di auto dalla città del carnevale. Famosa per le lunghe spiagge, ideali per il surf, Maricá è la prima città latino-americana ad aver dato vita a una sperimentazione del reddito di base universale.
Il programma è chiamato Renda básica da cidadania, letteralmente Reddito di base dei cittadini, e garantisce a ogni abitante della città un reddito di 130 reais (circa 21 euro), aumentato a 300 reais (circa 48 euro) da aprile 2020, quando in piena pandemia si decise di sostenere le famiglie con un’integrazione importante per far fronte alla crisi economica e sanitaria.
Oggi i beneficiari sono 42mila (la sperimentazione iniziò nel 2013 con 14mila cittadini) ed entro l’anno si punta a portare la platea totale a 50mila. Qui il reddito di base non è considerato una misura assistenziale, ma un diritto umano fondamentale.
La vera particolarità di questa sperimentazione risiede nel fatto che la Renda básica de cidadania non è erogata in reais, cioè nella moneta ufficiale del Brasile, ma in Mumbucas, una moneta digitale locale “coniata” proprio per l’esperimento e che può essere spesa in circa 1.600 imprese locali registrate nel comune. Un vincolo, se così si può chiamare, che a maggio del 2019, quando si è deciso di aumentare la platea di beneficiari, è stato così analizzato dal segretario alla Solidarietà economica di Maricá, Diego Zeidán: “Oltre all’impatto sociale legato alla dignità della persona, non si può non sottolineare l’importanza di avere milioni iniettati mensilmente nelle imprese locali, che circolano solo qui, e questo si riflette direttamente sulla crescita della città. Maricá è stata l’unica città dello stato che nel 2018 ha registrato un aumento delle offerte di lavoro”.
A finanziare la sperimentazione sono le tasse che entrano nelle casse comunali dai cosiddetti “bonus pet…