“Ora e sempre Resistenza”

I messaggi per il 25 aprile 2021 in esclusiva per MicroMega+.

TUTTI I CONTRIBUTI DELLO “SPECIALE 25 APRILE” DI MICROMEGA+

Luciano Canfora, in un’intervista per MicroMega+, analizza il primo 25 aprile della storia con un partito “di centro-sinistra”, il Partito democratico, con un partito che i fatti e le politiche dicono essere di estrema destra. Contraddizione? “No” risponde il magistrato, “il Pd non esiste più”.
Erri De Luca, nel suo messaggio, pone l’accento sul ruolo che il 25 aprile ha avuto nella storia italiana in merito alla Costituzione: “Possiamo dire che ne è la prefazione”.
Lorenza Carlassare si pone sulla stessa linea: “Il 25 aprile è il momento fondativo della democrazia costituzionale di cui tutti – amici e nemici- giornalmente godiamo”.

25 Aprile, Canfora: “Oggi più che mai la Costituzione è in pericolo”

Intervista a Luciano Canfora di Roberto Vignoli

Professore, perché è importante, oggi, celebrare il 25 Aprile e la Liberazione dal fascismo e dal nazismo?
Il 25 aprile è importante più che mai per una ragione storica fortissima. Il 25 aprile 1945 non fu una rivoluzione sociale, ma una guerra di popolo per instaurare un nuovo ordinamento politico nel nostro Paese. E il risultato fu la Costituzione italiana. Oggi la nostra Costituzione è in pericolo perché contiene dei principi che sono in contrasto con la vittoria storica del capitalismo più bieco, il capitale finanziario. In particolare, i principi fondamentali sanciti nell’articolato iniziale – a cominciare dall’articolo 1, l’articolo 3, l’articolo 12 – fanno a pugni con l’attuale prevalenza del capitale finanziario incontrollato…

Israele, la memoria dell’Olocausto usata come arma

La memoria dell’Olocausto, una delle più grandi tragedie dell’umanità, viene spesso strumentalizzata da Israele (e non solo) per garantirsi una sorta di immunità, anche in presenza di violenze atroci come quelle commesse a Gaza nelle ultime settimane. In questo dialogo studiosi dell’Olocausto discutono di come la sua memoria venga impiegata per fini distorti, funzionali alle politiche degli Stati, innanzitutto di quello ebraico. Quattro studiosi ne discutono in un intenso dialogo.

Libano, lo sfollamento forzato e le donne invisibili

La disuguaglianza di genere ha un forte impatto sull’esperienza dello sfollamento di massa seguito alla guerra nel Libano meridionale. Tuttavia, la carenza di dati differenziati rischia di minare l’adeguatezza degli aiuti forniti e di rendere ancora più invisibile la condizione delle donne, che in condizioni di fuga dalla guerra sono invece notoriamente le più colpite dalla violenza e dalla fatica del ritrovarsi senza casa e con bambini o anziani a cui prestare cure.

Come il fascismo governava le donne

L’approccio del fascismo alle donne era bivalente: da un lato mirava a riportare la donna alla sua missione “naturale” di madre e di perno della famiglia, a una visione del tutto patriarcale; ma dall’altro era inteso a “nazionalizzare” le donne, a farne una forza moderna, consapevole della propria missione nell’ambito dello Stato etico; e perciò a dar loro un ruolo e una dimensione pubblica, sempre a rischio di entrare in conflitto con la dimensione domestica tradizionale. Il regime mise molto impegno nel disinnescare in tutti i modi questo potenziale conflitto, colpendo soprattutto il lavoro femminile. Ne parla un libro importante di Victoria de Grazia.