Esuli russi

Sempre più russi cercano di lasciare il Paese. Una piccola emorragia di uomini e donne, che pian piano potrebbe trasformarsi in un’emergenza.

Capitolo 2 di una tragedia inevitabile. Esiste una tratta ferroviaria che collega San Pietroburgo a Helsinki. Il treno “Allegro” – un pendolino bianco che affonda tra le nevi del nord Europa – impiega tre ore e mezza per percorrere il tragitto che separa le due città. Due corse al giorno per 350 posti ognuna. «Al momento, i biglietti per Helsinki sono quasi tutti esauriti», dice a MicroMega Viktoria Hurri, direttrice del servizio passeggeri Finlandia-Russia per VR group. La compagnia gestisce il traffico ferroviario del Paese scandinavo e detiene il 50% della tratta internazionale, condividendola con l’operatore russo Rzd. Un ponte di oltre 300 chilometri di strade ferrate, esclusivamente per cittadini finlandesi e russi, come dettato dalle regole per arginare la pandemia. Attualmente sold out, però. L’azienda dei trasporti, per sopperire al carico dei nuovi passeggeri che incombe, «prevede di aumentare dalla prossima settimana a tre corse il numero di partenze giornaliere» così da garantire a tutti la traversata. E, intanto, aspetta conferme da parte delle autorità. «La tratta percorsa dal treno Allegro sarà aperta fino a nuova comunicazione», sottolinea Hurri.

L’interruzione dei collegamenti aerei con l’Occidente e un bruco di ferro tra le muraglie fortificate dei due blocchi: una delle poche vie – l’unica tratta ferroviaria per l’Europa rimasta in piedi – per varcare il confine a ovest è un treno dal nome che rievoca un motivetto musicale dall’andamento spedito. Centinaia di persone ne ascoltano la melodia strascicante sulle rotaie nordiche, fuggendo dal clangore dei carri armati di Vladimir Putin, che rimbomba in Ucraina. Negli ultimi tempi sono sempre di più coloro che si accoccolano nei vagoni.

Le storie
Il giornale Helsingin Sanomat riporta le storie di chi scende sulla banchina della stazione centrale di Helsinki. L’aumento dei passeggeri russi è evidente ed è la stessa VR a rilasciare dati al quotidiano: il 70% dei viaggiatori …

Orlando Figes e la copertina di Storia della Russia

Orlando Figes: “La società russa non coincide né con i miti di Putin, né con gli schemi dell’intelligencija liberale”

“Storia della Russia. Mito e potere da Vladimir II a Vladimir Putin” di Orlando Figes racconta in che modo la propaganda e il regime di Stato riscrivono la storia della Russia in base ai miti del potere, presentandola in questo modo sia ai russi, sia al mondo esterno. Ma la società russa, spiega lo studioso in questa intervista, non coincide con lo Stato né con la sua propaganda. E però, come dimostrano il protagonismo contadino durante i secoli e l’esperienza rivoluzionaria del 1917, nella sua autodeterminazione democratica non coincide neanche con il modello liberale e occidentalista auspicato dall’intelligencija, la quale a sua volta sconta uno scollamento sempre più forte dalla società.

Gli (infruttuosi) tentativi vaticani di contrastare l’ateismo

Fra i nemici principali della Chiesa cattolica c’è certamente l’ateismo, che i diversi papi – da Pio XII fino a Francesco – hanno cercato di combattere con strade diverse: facendo leva sui Paesi fuori dall’Europa, identificando nel comunismo ateo il male o tentando la strada del dialogo come nel caso del Cortile dei Gentili del cardinale Ravasi. Ma le strategie si sono rivelate tutte inefficaci.

Governo Sánchez in Spagna. Sánchez e Iglesias alla Moncloa

In Spagna si gioca il futuro della sinistra europea

Nonostante anni molto complicati, fra crisi pandemica e guerra, il governo Sánchez in Spagna, sostenuto esclusivamente da forze di sinistra, ha dimostrato che è possibile realizzare politiche progressiste, a vantaggio delle fasce più deboli della popolazione. Un bilancio.