Garante privacy, il Presidente: “IA non va respinta ma messa al servizio di dignità e libertà”

In Italia il Garante della privacy ha per primo temporaneamente sospeso ChatGPT, provvedimento che ha aperto il dibattito nell’ambito dell’UE, il cui Parlamento ha approvato in questi giorni la normativa sull'IA. Siamo partiti da qui per parlare con il Presidente Pasquale Stanzione dell’impatto dell’Intelligenza Artificiale e delle chatbot sulla nostra privacy e sulle nostre vite in generale. Al di là dei singoli aspetti giurisprudenziali, il sistema di regolamentazione deve essere guidato da questo principio: non respingere le nuove tecnologie ma regolamentarle per metterle al servizio di dignità, libertà e diritti.
Privacy

Presidente Stanzione, in Italia il Garante della privacy ha per un periodo sospeso ChatGPT. Può ripercorrere per noi questa vicenda anche alla luce delle motivazioni che hanno portato a disporre questo blocco?

Il Garante ha riscontrato diverse carenze nel trattamento dei dati personali connesso al funzionamento di ChatGPT: l’assenza di filtri per la verifica dell’età, nonostante il servizio fosse riservato agli ultra-tredicenni; la carenza di informative adeguate sul trattamento dei dati realizzato; la mancanza di un presupposto di liceità adeguato per l’utilizzo di dati degli utenti funzionale all’addestramento dell’algoritmo. A fronte della pluralità delle carenze riscontrate, il Garante ha assunto un provvedimento di limitazione del trattamento, di natura essenzialmente cautelare, per impedire che le violazioni interessassero un numero crescente di utenti. Gli effetti positivi di questo provvedimento sono stati diversi, sotto il profilo del merito ma anche del metodo. Per un verso, infatti, l’adempimento delle prescrizioni del Garante ha consentito di migliorare le condizioni di tutela offerte agli utenti di questa chatbot, utilizzata ormai su larga scala.

 Per altro verso, è particolarmente importante il dialogo instaurato con Open AI, in quanto dimostra, su un piano più generale, come il confronto con le autorità di protezione dati possa rappresentare una strada preziosa per un governo sostenibile delle nuove tecnologie.

La scelta italiana ha aperto il dibattito sul tema nell’ambito dell’Unione Europea, tanto che in seguito è stata istituita una task force per regolamentare ChatGPT a livello comunitario. A che punto siamo di questo iter? E in che modo Lei auspica si concluda questo processo?

L’attenzione posta dal Garante sulle carenze di questa chatbot ha stimolato anche il Comitato europeo per la protezione dei dati (che riunisce i rappresentanti delle varie autorità di protezione dati degli Stati membri) a trattare il tema ad ampio raggio e su scala appunto europea, con una task force costituita ad hoc. È l’inizio di un percorso che potrà dare risultati importanti, nella direzione di…

Kant e l’intelligenza polimorfa: un messaggio per il mondo che verrà

Il 22 aprile di 300 anni fa nasceva Immanuel Kant, uno dei pensatori che più hanno influenzato la storia della filosofia. La sua intelligenza versatile e polimorfa, che lo ha portato a spaziare in tutti i campi del sapere, è ancora oggi di estrema attualità e può aiutare noi e le giovani generazioni a orientarci in un mondo che deve affrontare la sfida del cambiamento climatico. Un mondo da abitare consapevoli dei nostri limiti ma anche della nostra grandezza, che possiamo esplicare prendendo coscienza della necessità di perseguire un benessere non solo individuale ma soprattutto collettivo e orientato al bene.

Algoritmi: usarli senza esserne usati. Intervista a Tiziano Bonini ed Emiliano Treré

Oggi gli algoritmi influenzano pesantemente le nostre vite. Tutta una serie di azioni quotidiane, senza che nemmeno ce ne accorgiamo, ne sono condizionate. Gli algoritmi non sono neutri bensì corrispondono a scelte, valori e impostazioni delle aziende che se ne servono. Ma non siamo condannati a subirne passivamente il funzionamento: così secondo Tiziano Bonini ed Emiliano Treré, che nel loro libro “Algorithms of Resistance: The Everyday Fight against Platform Power” (“Algoritmi di resistenza. La lotta quotidiana contro il potere delle piattaforme”), di prossima pubblicazione anche in Italia per Mondadori, spiegano che cosa sono gli algoritmi di resistenza e come possiamo servircene per rapportarci alla gig economy, e anche alla politica.

Macron, Draghi, Letta e il fallimento dell’Ue

Ormai perfino i più ardenti europeisti, come il Presidente francese Emmanuel Macron, Enrico Letta e Mario Draghi, sono costretti a riconoscere e a denunciare la decadenza dell’Europa, ovvero il fallimento – economico e geopolitico – di questa Unione Europea basata sull’euro e sull’austerità: peccato che così siano costretti a riconoscere implicitamente il loro stesso fallimento, e che le loro proposte non si pongano minimamente il problema né del grave deficit di democrazia interno all’Unione né dell’impoverimento delle classi lavoratrici e produttive. Anzi: propongono di riformare la UE grazie al potenziamento dei mercati finanziari deregolamentati.