Il ruolo dell’industria farmaceutica e del Wto nella ricerca e nello sviluppo dei vaccini

Solo il 16% delle persone nei Paesi a basso reddito è stato vaccinato contro il Covid-19. Mentre alcuni dei Paesi più poveri hanno chiesto all’Organizzazione mondiale del commercio l’esenzione dai diritti di proprietà intellettuale sui vaccini, è chiaro che essa continua ad anteporre il profitto alla salute dell’intera popolazione mondiale.

Il coronavirus è ancora con noi e, mentre pian piano ci stiamo abituando a conviverci, molti problemi di vaccinazione non sono ancora stati risolti. Più in particolare, ci sono problemi con lo sviluppo, la produzione e la distribuzione dei vaccini, in cui l’industria farmaceutica e l’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) svolgono un ruolo importante (insieme al settore sanitario). Ciò risulta più evidente quando si parla di tutele della proprietà intellettuale.

Nell’ottobre 2020, India, Kenya, Sudafrica ed Eswatini hanno presentato al Wto una richiesta di esenzione dagli obblighi relativi alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale nel caso di prodotti medici sviluppati per combattere il Covid-19, definiti dall’Accordo sugli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale (TRIPS). L’accordo TRIPS prevede che i diritti di brevetto siano protetti per un periodo di 20 anni. Questo è un grosso problema quando si verifica una pandemia come quella in atto poiché il diritto d’autore in campo medico impedisce ai Paesi di produrre un vaccino o un farmaco generico o, meglio ancora, di condividere le conoscenze sulle formule sviluppate per i nuovi vaccini.

Alla richiesta di esenzione si sono opposti Stati Uniti, Regno Unito, Giappone, Canada, Svizzera e Ue, tutti Paesi ricchi con grandi aziende farmaceutiche in grado di produrre i propri vaccini. La loro opposizione si basava sul pretesto che molti Paesi non hanno la capacità di produrre vaccini e che i benefici della concessione dell’esenzione non sarebbero stati significativi. Sebbene la richiesta non sia stata accolta, quest’anno si sono verificati un piccolo cambiamento e alcune modifiche ai diritti di proprietà intellettuale in occasione della XII Conferenza ministeriale del Wto, svoltasi dal 12 al 17 giugno a Ginevra. Il 17 giugno è stata adottata una Decisione che affronta tale richiesta di esenzione dagli obblighi dell’Accordo TRIPS, in particolare quando si tratta di prodotti medici sviluppati per combattere il Covid-19. Questa decisione consente una maggiore flessibilità per quanto riguarda la proprietà…

“L’Ucraina è il campo di battaglia su cui si gioca il futuro dell’Europa”. Intervista a Karl Schlögel

In un’intervista esclusiva rilasciata a margine della presentazione all’Ehess di Parigi del suo nuovo volume in francese sulla guerra in Ucraina – “L’avenir se joue à Kyiv. Léçons ukrainiennes” (“L’avvenire si gioca a Kiev. Lezioni ucraine”) –, lo storico tedesco Karl Schlögel evidenzia l’importanza per l’Europa della guerra di liberazione dell’Ucraina. “È il popolo ucraino, attaccato dalla Russia neo-totalitaria e dal russofascismo, a resistere in prima linea per l’Europa. Combattendo per la sua libertà, difende anche la nostra”.

La Bestia del nuovo fascismo. Intervista a Paolo Berizzi

Paolo Berizzi, giornalista di “Repubblica” che da anni conduce inchieste sul nuovo fascismo, ha recentemente pubblicato per Rizzoli il libro “Il ritorno della Bestia. Come questo governo ha risvegliato il peggio dell’Italia”. Il ritorno della Bestia non coincide con quello del fascismo storico ma con quello di un fascismo nuovo, pop, che però con il primo condivide alcune caratteristiche, le peggiori che l’Italia abbia espresso e continua a esprimere. Ne parliamo con l’autore, che vive da anni sotto scorta in seguito a minacce di gruppi neofascisti e neonazisti.

Libia, un Paese instabile alla mercé degli interessi stranieri

Il 16 maggio 2024 ricorre il decimo anniversario del lancio, da parte delle forze del generale Khalifa Haftar, dell’offensiva chiamata Operazione Dignità. Con l’occasione ripercorriamo le tappe fondamentali del decennio appena trascorso per contestualizzare lo stato attuale della Libia. O meglio, delle Libie.