MicroMega+, la presentazione del numero del 17 dicembre 2021

Con contributi di Fabrizio Barca, Aziz Z. Huq, Giovanni Savastano, Marco d’Eramo, Edoardo Greblo, Lorenzo Iervolino.

Redazione

Apriamo questo numero 35 di MicroMega+ con la seconda intervista del ciclo “La politica che (non) c’è”, una lunga conversazione di Daniele Nalbone con Fabrizio Barca – (“Alla ricerca del conflitto perduto”) – a partire dal suo ultimo libro, “Disuguaglianze Conflitto Sviluppo. La pandemia, la sinistra e il partito che non c’è”.

I dati personali generati dalle nostre interazioni sul web sono una risorsa di così grande valore commerciale da essere considerati il “nuovo petrolio”. Allo stesso tempo, però, l’utilizzo di questi dati – come spiega Aziz Z. Huq nell’articolo “Chi possiede i nostri dati? – comporta grandi rischi che richiedono forme di governance radicalmente nuove.

Il 19 dicembre di venticinque anni fa ci lasciava Marcello Mastroianni. Personificazione della grazia e della leggerezza, attore dotato di carisma naturale e talento straordinario, lungo la sua carriera teatral-cinematografica durata più di cinquant’anni è riuscito a interpretare un’eterogeneità di ruoli non riscontrabile in altri suoi colleghi. Il ricordo di Giovanni Savastano: “Marcello Mastroianni, o della leggerezza profonda”.

Tianxia – “(tutto)-sotto-il-cielo” – è il nuovo termine alla moda nella politologia internazionale, utilizzato dai teorici cinesi per affermare la superiorità della visione geopolitica confuciana su quella occidentale. Ma i paradossi di questa narrazione portano a riflettere sui diversi rapporti che Cina e Occidente intrattengono col proprio passato. L’approfondimento di Marco d’Eramo: “Tianxia contro Platone. Antichità a confronto”.

Hannah Arendt: scienza, verità e mondo comune”: Edoardo Greblo evidenzia come la grande filosofa, pur fortemente critica nei confronti della scienza moderna per le conseguenze politicamente dannose della sua espansione incontrollata, lasci aperta la possibilità che essa possa svolgere un ruolo positivo nella sfera pubblica: cercare e preservare la verità.

Gianni Rodari ha rivoluzionato la letteratura per i più piccoli, ma oltre che scrittore è stato anche un giornalista militante, prima alla direzione del settimanale comunista L’Ordine Nuovo di Varese e poi all’Unità a Milano. Su questo aspetto della sua biografia proponiamo un capitolo – “Gianni Rodari giornalista militante (e scrittore per caso)” – dal volume “Gianni Rodari. Vita, utopie e militanza di un maestro ribelle” di Lorenzo Iervolino (Red Star Press).

Buona lettura!

Autonomia differenziata, fermiamola ora o sarà troppo tardi

L’Autonomia Differenziata è un progetto politico che lede la natura della Repubblica Italiana, sancita dalla Costituzione come “una e indivisibile”, foriero non solo di inammissibili disuguaglianze ma anche di inefficienze. Contro di essa si sono espressi costituzionalisti, istituzioni, soggetti politici, sociali ed economici, fino ad arrivare alla Commissione Europea. Eppure il governo procede a spron battuto nel volerla attuare, mostrando i muscoli e tappandosi le orecchie. Contro questo scellerato agire a senso unico bisogna agire ora, altrimenti – considerando il criterio della decennalità – sarà davvero troppo tardi.

Regionalismo differenziato o centralismo diffuso? L’autonomia differenziata punta a demolire il Parlamento

La legge sull’autonomia differenziata rischia di diventare una utile stampella al premierato, di rafforzare, più che il regionalismo differenziato, un “centralismo diffuso” che consente al Presidente del Consiglio di negoziare con le singole regioni, esautorando totalmente il Parlamento dalle sue funzioni; e, con esso, svuotare di sostanza la Repubblica democratica.