MicroMega+, la presentazione del numero del 4 marzo 2022

Con contributi di Valerio Nicolosi, Maurizio Franco, Francesco Suman, Francesco Abbate, Blandine Chelini-Pont, Raffaele Aragona.

Redazione

Come promesso, il numero di MicroMega+ di questa settimana si apre con il reportage da Kiev di Valerio Nicolosi (“Così Kiev è precipitata nel buio della guerra”) che racconta il primo giorno di guerra. Il racconto di un giorno che finirà nei libri di storia. Il 24 febbraio 2022.

All’invasione dell’Ucraina è dedicato anche l’approfondimento di Maurizio Franco, focalizzato sulle proteste contro la guerra della società civile russa, tra speranze e repressione: “Het Boйhe! Il no dei russi alla guerra”.

La questione della dipendenza dell’Unione Europea e dell’Italia dal gas russo è al centro dell’articolo di Francesco Suman (“La guerra in Ucraina, l’emancipazione dal gas russo e la transizione energetica”) che sottolinea come rinunciare al gas, non solo a quello russo, sembri un passo che l’Italia non è ancora disposta a fare, anche se le occasioni per una svolta energetica non mancherebbero in un Paese come il nostro, che scarseggia di riserve di gas e petrolio, ma abbonda di illuminazione solare.

Alla questione energetica è dedicata anche la riflessione di Francesco Abbate (“Perché la fusione nucleare non ci salverà”) che, alla luce degli annunciati progressi nella ricerca in materia di produzione di energia elettrica tramite fusione nucleare, si interroga circa la plausibilità dell’avvento di una nuova era in cui l’energia sarà ampiamente disponibile e il pianeta salvo.

Populismo cristiano: un fenomeno transatlantico?” è il titolo dell’articolo di Blandine Chelini-Pont che analizza la politicizzazione del cristianesimo, mettendo in evidenza le caratteristiche delle sue diverse varianti: in Europa occidentale si gioca sull’atteggiamento verso i musulmani ma anche verso la famiglia cristiana; nell’Europa orientale associa il rifiuto dell’islam alla critica al liberalismo; negli Stati Uniti è sfociata in un nazional-conservatorismo che vorrebbe fare emuli in Europa.

In occasione dei 40 anni dalla sua morte, avvenuta il 3 marzo 1982, ripercorriamo con Raffaele Aragona (“Georges Perec e la lettera scomparsa”) il lavoro dello scrittore francese Georges Perec, autore di affascinanti e complesse acrobazie linguistiche.

Un giovane scrittore fra la Columbia University e Parigi

La testimonianza di uno dei protagonisti della letteratura mondiale che ha vissuto il movimento come studente alla Columbia University. Dopo un breve periodo a Parigi prima del Maggio francese, decisivo nella sua formazione di giovane scrittore,
Paul Auster partecipa all’occupazione dell’università americana, vivendo in prima persona la protesta studentesca. Dall’assassinio
di Martin Luther King agli echi della Primavera di Praga, passando per i tumulti di Chicago, si interroga sulle speranze,
le lotte e gli errori della sinistra americana. Testo originariamente pubblicato sul volume MicroMega 1-2/2018 “Sessantotto!”, che qui condividiamo in omaggio al grande scrittore scomparso il 30 aprile 2024.

Liberazione del lavoro o dal lavoro?

Il lavoro, nella società capitalista, serve solo secondariamente, anzi accidentalmente, a soddisfare veri bisogni umani. La sua ragion d’essere è la realizzazione del solo e unico scopo della produzione capitalista: trasformare cento euro in centodieci euro e così via. Bisognerebbe quindi abolire molte delle attività che si svolgono oggi, e reinventare le altre. Il che si tradurrebbe anche in molto più tempo a disposizione. Rifiutare il lavoro non significa però non fare niente, bensì valutare – individualmente e collettivamente – quali sforzi si vogliono intraprendere, in vista di quali risultati.