MicroMega+, la presentazione del numero del 14 ottobre 2022

Con contributi di Orhan Pamuk, Telmo Pievani, Marco d’Eramo, Silvano Fuso, Alexander Bikbov, Enrico Grazzini, Simona Argentieri.

Redazione

Apriamo questo numero di MicroMega+ con una conversazione tra Orhan Pamuk e Telmo Pievani (“La peste e noi”) nella quale lo scrittore turco premio Nobel per la letteratura – in Italia per presentare il suo ultimo romanzo “Le notti della peste” (Einaudi) – racconta il suo modo di lavorare, spiega perché la letteratura è sempre profetica (senza volere) ed esprime la sua illuministica fiducia nell’umanità.

Dei sei scienziati premiati quest’anno con il Nobel, ben quattro avevano già fondato proprie imprese. Da tempo infatti l’imprenditoria scientifica è promossa dalle università di tutto il mondo. Ma se prima il denaro era una ricaduta laterale della ricerca scientifica, ora è il suo scopo principale. L’approfondimento di Marco d’Eramo: “Capitalismo scientifico: ovvero Nobel e startup”.

Quale sarà l’atteggiamento del governo Meloni nei confronti della scienza e della ricerca? Dai tagli feroci all’istruzione alla riforma Moratti, dall’antidarwinismo alla legge sulla procreazione assistita: come ricorda Silvano Fuso (“Quale futuro per la scienza italiana?”), quanto fatto dal centro-destra al governo nel passato non induce all’ottimismo.

Secondo il sociologo russo Alexander Bikbov (“La Russia di Putin, un regime neomercantilista disseminato di focolai di resistenza”), in Russia le persone comprendono che la guerra contro l’Ucraina è una disgrazia. La società è in gran parte schiacciata dalle disuguaglianze ma i focolai di dissidenza e resistenza, sottotraccia, non si spengono.

Dal braccio di ferro sul prezzo del gas alla lotta all’inflazione, nel nuovo contesto di “economia di guerra” l’Unione europea è in alto mare, divisa e senza leadership. E con la Nato a guida americana a trainare di fatto la politica europea. L’analisi di Enrico Grazzini: “Guerra, energia, price cap, inflazione e aumento dei tassi: l’Unione Europea a pezzi?”.

Ispirato al caso irrisolto di una giovane uccisa dalle fiamme mentre rincasava, il film La notte del 12 di Dominik Moll – presentato a Cannes 2022 e in questi giorni nelle sale – ha il pregio di offrire un’aperta indagine da parte di un uomo sul versante maschile del femminicidio, su chi uccide, chi indaga e chi assiste senza dire nulla. La recensione di Simona Argentieri: “La notte del 12: una voce maschile sul femminicidio”.

Buona lettura!

Un giovane scrittore fra la Columbia University e Parigi

La testimonianza di uno dei protagonisti della letteratura mondiale che ha vissuto il movimento come studente alla Columbia University. Dopo un breve periodo a Parigi prima del Maggio francese, decisivo nella sua formazione di giovane scrittore,
Paul Auster partecipa all’occupazione dell’università americana, vivendo in prima persona la protesta studentesca. Dall’assassinio
di Martin Luther King agli echi della Primavera di Praga, passando per i tumulti di Chicago, si interroga sulle speranze,
le lotte e gli errori della sinistra americana. Testo originariamente pubblicato sul volume MicroMega 1-2/2018 “Sessantotto!”, che qui condividiamo in omaggio al grande scrittore scomparso il 30 aprile 2024.

Liberazione del lavoro o dal lavoro?

Il lavoro, nella società capitalista, serve solo secondariamente, anzi accidentalmente, a soddisfare veri bisogni umani. La sua ragion d’essere è la realizzazione del solo e unico scopo della produzione capitalista: trasformare cento euro in centodieci euro e così via. Bisognerebbe quindi abolire molte delle attività che si svolgono oggi, e reinventare le altre. Il che si tradurrebbe anche in molto più tempo a disposizione. Rifiutare il lavoro non significa però non fare niente, bensì valutare – individualmente e collettivamente – quali sforzi si vogliono intraprendere, in vista di quali risultati.