La Turchia non smette di perseguitare il popolo kurdo

popolo kurdo manifestazione

In regimi come quello turco le minoranze subiscono numerosi tipi di persecuzione, e sono costrette a vivere in povertà e in condizioni precarie. Yilmaz Orkan, responsabile di Uiki-Onlus – Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia, racconta in questa intervista i tanti aspetti dell’oppressione strutturale esercitata storicamente dai governi turchi nei confronti del popolo kurdo. Un’oppressione dai tratti ancora più feroci negli ultimi decenni: Erdoğan sta facendo di tutto per rendere il Kurdistan una terra invivibile.

Alessandro e Lorenzo Orsetti, un’eredità di ideali passata di figlio in padre

Lorenzo Orsetti

Nel 2019 suo figlio Lorenzo Orsetti, militante internazionalista per il confederalismo democratico e parte delle milizie curde dell’YPG impegnate nella lotta all’Isis, è caduto in battaglia ucciso proprio da un terrorista del sedicente Stato islamico. Da allora Alessandro Orsetti ha raccolto l’eredità del figlio e viaggia lungo l’Italia incontrando le persone per parlare degli ideali e delle battaglie di Lorenzo, che sono diventate anche le sue, e le racconta in questa intervista.

I sogni di libertà di Shahnaz Jahangiri, per la sua tribù, il suo Iran e per la Palestina

Sognare libertà da ogni regime persecutorio e battersi per questo sogno. È ciò che ha segnato l’esistenza di Shahnaz Jahangiri, rifugiata dall’Iran per essersi opposta al regime della sharia, dopo essere stata per decenni perseguitata anche dallo shah, come appartenente alla tribù nomade dei Qashqai. Oggi vive in Veneto e racconta la sua storia motivando lo schieramento netto a fianco del popolo palestinese contro l’occupazione e l’apartheid israeliano.

Il genocidio Anfal, la strage dimenticata dei kurdi dell’Iraq

kurdi

Anfal è il nome che prende il genocidio dei kurdi dell’Iraq, operato nel 1988 per mano del regime di Saddam Hussein. Una strage tanto atroce (massiccio fu anche l’uso di armi chimiche) quanto dimenticata. Per questo l’associazione UDIK cerca di mantenerne viva la memoria, oltre a promuovere iniziative volte a rispondere ai bisogni attuali del popolo kurdo.

I giovani iraniani all’estero sono ormai costretti all’autoesilio

Giovani iraniani all'estero manifestano a Roma a marzo 2023

Non avevano lasciato il loro Paese per scappare dal regime, ma da quando hanno iniziato a partecipare alle manifestazioni di solidarietà con i loro concittadini, i giovani iraniani all’estero si ritrovano in una condizione di esilio obbligato. Al ritorno in patria, infatti, verrebbero incarcerati o persino condannati a morte per aver manifestato contro il regime degli ayatollah. Il racconto di alcuni studenti iraniani in Italia.