Tutto il potere agli arraffatutto: la Costituzione tradita

La Costituzione italiana indica la strada del regionalismo come una possibile attuazione di politiche solidali, per garantire a tutti i cittadini il godimento dei diritti fondamentali. L’ipotesi di autonomia differenziata che oggi culmina con il DDL Calderoli ma è stata avviata dai governi di sinistra con la riforma del titolo V della Costituzione fonda invece un regionalismo competitivo e accaparratore, che rischia di disgregare interamente l’unità della Repubblica italiana e della sua cittadinanza.

Un attacco ad ampio raggio ai diritti di tutti

Dalla creazione di una scuola diseguale fino alla morte delle contrattazioni nazionali, che di fatto rinnegherebbero l’articolo 1 stesso della Costituzione, l’autonomia differenziata è un attacco ad ampio raggio ai diritti dei cittadini. Gli allarmi sono stati sollevati da più parti eppure la macchina si è messa in moto e bisogna capire come fermarla.

Scuola: un “organo costituzionale” fatto a pezzi

scuola

La Costituzione promuove il pieno sviluppo della persona umana e la scuola riveste un compito fondamentale nel porne le basi. Ma qualora l’Autonomia differenziata diventasse realtà si creerebbe un sistema scolastico diverso in ogni Regione che configurerebbe cittadini di serie A e cittadini di serie B.

Sanità: più che autonomia, è disuguaglianza

Sanità

L’autonomia differenziata, affidando la gestione della sanità alle Regioni e ai loro rispettivi PIL, eroderebbe il diritto alla salute sancito dalla Costituzione. Marco Caldiroli, Presidente di Medicina Democratica, espone tutti i rischi connessi al passaggio dai principi universalistici a quelli economicisti di accesso alla sanità, che non farebbero altro che accentuare le disuguaglianze.

“Un progetto irreversibile per cambiare forma alla Repubblica”

Autonomia differenziata

Come è composta la galassia degli avversari del Ddl Calderoli? Il primo confronto pubblico tra istituzioni e società civile si è tenuto l’8 maggio in Senato ed è tuttora in corso alla Camera: ascoltiamo le diverse anime dell’opposizione all’Ad, per fare il punto della situazione e scoprire cosa ne sta scaturendo in termini di posizioni e proposte per attuare la Costituzione e salvare l’unità del Paese.

Preservare il più bel frutto della Resistenza

Costituzione

Quello di Mussolini fu un regime che, dietro illusorie promesse rivoluzionarie, nacque grazie a intrallazzi e finì nello sfacelo in cui trascinò il Paese. Ma nel frattempo al suo interno aveva iniziato a spirare il vento della Resistenza partigiana, da cui nacquero la democrazia italiana e la Costituzione che ne è a fondamento. Una Costituzione da preservare e di cui ripercorriamo alcuni articoli fondamentali.