Equipaggiamento fatto in casa e app anti-drone, questa è la difesa popolare dell’Ucraina

Nel teatro di guerra ucraino le ami inviate dai Paesi stranieri non costituiscono la sola risorsa per difendersi dall’aggressione. Nelle retrovie, ogni singolo ucraino fa quel che può per assistere i soldati al fronte contando sul suo ingegno e sulla sua manualità.
Ucraina

(Odessa, Ucraina) — Con i lacci emostatici non c’è modo di fare le cose a buon mercato. Questi dispositivi salvavita, chiamati turnikiety, utilizzati per arrestare la perdita di sangue da un arto ferito e prevenire la morte per dissanguamento, devono essere affidabili al 100%: una solida e ampia fascia in velcro sufficientemente lunga da essere messa intorno a una coscia e una robusta manovella per stringerla, con un meccanismo di bloccaggio. Un buon laccio emostatico costa dai 20 ai 30 dollari e i migliori sono prodotti negli Stati Uniti. Come per molti altri prodotti, i venditori cinesi vendono una varietà di falsi: qualcosa di così semplice come una corda su un bastoncino è un invito alla contraffazione. Peggio che inutili, le imitazioni cinesi costituiscono un pericolo mortale quando si spezzano nelle mani tremanti e scivolose di una persona sanguinante.

Probabilmente non si parla molto dei lacci emostatici nelle riunioni di alto livello in cui funzionari militari e politici discutono delle consegne di HIMARS, Bradley e Patriot, ma la natura della guerra in Ucraina li rende assolutamente essenziali: questa guerra è combattuta a distanza, con missili lanciati da terra, mare o aria e bombe sganciate da aerei o droni. Le lesioni da schegge o detriti sono sempre più frequenti dei colpi diretti di proiettili.

Nei primi giorni dell’invasione russa dell’Ucraina, i turnikiety erano difficili da trovare. Le truppe ucraine che difendevano il loro Paese spesso dovevano accontentarsi delle camere d’aria nere delle gomme delle biciclette o di dispositivi simili. Ora la maggior parte ha il “laccio emostatico per applicazioni di combattimento” importato di alta qualità e che l’Ucraina ha iniziato a produrre localmente a Dnipro. Tuttavia, per molti altri elementi necessari per la difesa del proprio Paese, gli ucraini hanno trovato soluzioni fatte in casa. Ciò è stato in gran parte dovuto a un esercito di civili che si definiscono volonteri, “volontari”. Queste persone possono far parte o meno di qualche organizzazione non governativa locale, ma sanno che il loro Paese ha bisogno di loro e hanno risposto alla chiamata.

Odessa, l’autrice dall’articolo nel bagagliaio di una macchina pieno di turnikiety.

Una caratteristica barbara di questa guerra è che la Russia attacca edifici civili come ospedali, scuole, asili, teatri e centri culturali. Questo inverno, l’assalto russo si è concentrato sulla rete elettrica dell’Ucraina e sul resto delle infrastrutture del Paese. Quindi è naturale che i civili partecipino così ampiamente alla difesa della loro patria. Questi patrioti – un supporto vitale per l’esercito devoto e coraggioso – sono stati la più grande sorpresa per Vladimir Putin, che aveva pensato che la sua presa di controllo del Paese sarebbe stata facile, se non accolta con favore. Lo infastidiscono tanto quanto i sistemi missilistici Patriot che gli Stati Uniti hanno annunciato di voler inviare in Ucraina. Sia i patrioti che i Patriots difenderanno l’Ucraina, anche se il President…

Captagon, quella droga alleata del regime di Assad

Il captagon non è soltanto la droga sintetica più popolare tra i giovani del Nord Africa e del Medio Oriente. Essendo prodotta principalmente in Siria, i grandi introiti che ne derivano vanno a finanziare le casse del corrotto regine di Assad. Inoltre è spesso usata dai guerrieri jihadisti per abbassare le inibizioni e aumentare le prestazioni durante combattimenti e azioni militari o di guerriglia.

Le stragi non sono misteri ma segreti. Intervista a Benedetta Tobagi

È recentemente uscito per Laterza il libro di Benedetta Tobagi “Le stragi sono tutte un mistero”. L’autrice, che da anni si occupa di questo tema, ci invita a rimuovere dalle stragi la sensazionalistica etichetta di “misteri” e di apporvi quella più pertinente di “segreti”. Perché i misteri sono per loro natura inconoscibili, mentre i segreti lo sono esclusivamente per volontà di chi non vuole che siano rivelati. Proprio per questo è necessario ripercorrere quella stagione con rigore, facendosi strada nella pretestuosa confusione che la avvolge, consapevoli del fatto che oggi, anche se non tutto, sappiamo moltissimo. E che portare alla luce la verità di quei fatti non è un tema che riguarda solo gli studiosi, ma chiunque abbia a cuore le sorti della democrazia.

Né per matti né per bambini: le rivoluzioni di Franco Basaglia e Adriana Lodi

Il nome di Adriana Lodi non è conosciuto ai più. Come il più noto Franco Basaglia, negli anni Settanta del secolo scorso si fece protagonista anche lei di battaglie di civiltà controcorrente, che sfidarono la morale del tempo ma soprattutto i potentati economici, per dare dignità alla vita dei “matti” non meno che dei bambini e delle madri. Le due leggi che dobbiamo a loro, quella sulla chiusura dei manicomi e quella sull’apertura degli asili nido, hanno numerosi tratti in comune.