MicroMega+, la presentazione del numero del 10 dicembre 2021

Con contributi di Chiara Saraceno, Tomaso Montanari, Michele Martelli, Hannah Arendt, Teresa Simeone, Giuseppina Vitale.

Redazione

Essere poveri? Una colpa. I percettori del Reddito di cittadinanza? Trattati come criminali. I politici? Disinteressati a capire. Soluzioni? Un radicale cambiamento culturale. In questo nuovo numero di MicroMega+ un’intervista di Daniele Nalbone – la prima della serie “La politica che (non) c’è” – a Chiara Saraceno (“Non è un Paese per poveri”), sociologa e coordinatrice dell’Osservatorio sull’Rdc voluto dal governo, le cui proposte per migliorare la misura di welfare sono state ignorate da tutti, a partire da Draghi.

Per una società basata sul dissenso”: in questa “lectio” tenuta in occasione della festa per i 120 anni della Camera del Lavoro di Reggio Emilia, Tomaso Montanari, storico dell’arte e rettore dell’Università per gli Stranieri di Siena, spiega perché la Costituzione, a partire dall’articolo 9, è stata pensata per essere uno strumento di rivoluzione. Al centro del suo intervento, la cultura.

Da un secolo il Vaticano rivendica la totale appartenenza di Dante alla cattolicità. Un tentativo di appropriazione ardito. Perché – come evidenzia Michele Martelli (“Dante laico ed eretico”) – il sommo poeta è storicamente il primo teorico occidentale della separazione tra politica e religione. E la Commedia e altri suoi scritti pullulano di feroci invettive antiecclesiastiche e antipapali.

Il 15 dicembre di sessant’anni fa si concludeva con la condanna alla pena capitale il processo al criminale nazista Adolf Eichmann. Per l’occasione riproponiamo da MicroMega 4/91 una conferenza del 1964 di Hannah Arendt (“La responsabilità personale sotto la dittatura”) nella quale la grande studiosa del totalitarismo difende il suo libro sul processo Eichmann e argomenta la possibilità della resistenza del singolo anche nei regimi più oppressivi.

La cultura occidentale deve molto a Ludwig Feuerbach per aver indicato la via di un nuovo umanesimo che non trae origine dalla presenza di Dio nell’uomo ma dalla presenza dell’uomo a sé stesso. Su queste basi diventa possibile una civiltà fondata su un sentimento universale di solidarietà verso il prossimo. Una riflessione di Teresa Simeone: “Dio, l’ottativo del cuore umano divenuto tempo presente”.

“Noi preti operai rappresentiamo un’interpretazione del Concilio Vaticano II”. Dal volume “Il prete, la professione e la fabbrica” di Giuseppina Vitale (Edizioni Studium), proponiamo una intervista a don Roberto Fiorini, direttore della rivista “Preti Operai” (“La mia vita da prete operaio”).

Buona lettura!

Un giovane scrittore fra la Columbia University e Parigi

La testimonianza di uno dei protagonisti della letteratura mondiale che ha vissuto il movimento come studente alla Columbia University. Dopo un breve periodo a Parigi prima del Maggio francese, decisivo nella sua formazione di giovane scrittore,
Paul Auster partecipa all’occupazione dell’università americana, vivendo in prima persona la protesta studentesca. Dall’assassinio
di Martin Luther King agli echi della Primavera di Praga, passando per i tumulti di Chicago, si interroga sulle speranze,
le lotte e gli errori della sinistra americana. Testo originariamente pubblicato sul volume MicroMega 1-2/2018 “Sessantotto!”, che qui condividiamo in omaggio al grande scrittore scomparso il 30 aprile 2024.

Liberazione del lavoro o dal lavoro?

Il lavoro, nella società capitalista, serve solo secondariamente, anzi accidentalmente, a soddisfare veri bisogni umani. La sua ragion d’essere è la realizzazione del solo e unico scopo della produzione capitalista: trasformare cento euro in centodieci euro e così via. Bisognerebbe quindi abolire molte delle attività che si svolgono oggi, e reinventare le altre. Il che si tradurrebbe anche in molto più tempo a disposizione. Rifiutare il lavoro non significa però non fare niente, bensì valutare – individualmente e collettivamente – quali sforzi si vogliono intraprendere, in vista di quali risultati.