MicroMega+ la presentazione del numero del 29 aprile 2022

Con contributi di Raffaele Lupoli, Valerio Nicolosi, Maurizio Franco, Elisabetta Grande, Lisa Herzog, Olúfẹ́mi O. Táíwò.

Redazione

A fianco dei braccianti siciliani. L’impegno antimafia. La battaglia contro l’installazione dei missili nucleari a Comiso. E la straordinaria capacità di partire dalle cose per affermare le idee. In apertura di questo numero di MicroMega+ Raffaele Lupoli ricorda Pio La Torre, parlamentare del Pci e segretario regionale del partito in Sicilia, assassinato a Palermo il 30 aprile del 1982: “La terra, la pace, l’antimafia. Le lotte concrete di Pio La Torre”.

A seguire, a pochi giorni dal 1 maggio, Festa dei lavoratori, dedichiamo due articoli al tema delle lotte per i diritti nel mondo del lavoro.

Contro salari da fame e precarietà i giovani rialzano la testa” di Valerio Nicolosi. “Lavori e sei povero. Un controsenso inaccettabile”. Mentre parte “Sottodiecièsfruttamento”, una campagna per un salario minimo che argini il lavoro sottopagato, i dati sui licenziamenti volontari confermano che i giovani non sembrano più disposti a farsi sfruttare.

Le battaglie dei lavoratori della logistica e l’amazonizzazione del conflitto” di Maurizio Franco. Sempre più centrale nel sistema produttivo mondiale, la logistica è anche un luogo nevralgico della nuova conflittualità tra capitale e lavoro. Sul magma della totale de-regolamentazione del settore, facchini e magazzinieri cercano di costruire un’impalcatura di diritti e tutele.

Dal pestaggio di Rodney King all’uccisione di George Floyd, le vittime della brutalità delle forze dell’ordine statunitensi sono innumerevoli. Perché ciò accade? Elisabetta Grande analizza i fattori che alimentano la cultura di violenza che pervade la polizia americana: “Trent’anni dopo Rodney King. Perché negli Stati Uniti la violenza della polizia è endemica”.

Dietro la ineguale distribuzione del lavoro domestico (cui segue una ineguale distribuzione di reddito e potere) fra donne e uomini, secondo Lisa Herzog non ci sono solo stereotipi culturali, ma anche alcuni errori di fondo nel pensiero economico e politico: “Prigionieri degli stereotipi. Famiglia, economia ed eguaglianza di genere”.

La catastrofe climatica rischia di cristallizzare le ingiustizie distributive che abbiamo ereditato dalla storia. Per questo – sostiene Olúfẹ́mi O. Táíwò (“La lotta per le riparazioni non può ignorare il cambiamento climatico) – un progetto di riparazione politicamente serio deve tenere conto delle connessioni tra crisi climatica, schiavitù e colonialismo.

Buona lettura!

Un giovane scrittore fra la Columbia University e Parigi

La testimonianza di uno dei protagonisti della letteratura mondiale che ha vissuto il movimento come studente alla Columbia University. Dopo un breve periodo a Parigi prima del Maggio francese, decisivo nella sua formazione di giovane scrittore,
Paul Auster partecipa all’occupazione dell’università americana, vivendo in prima persona la protesta studentesca. Dall’assassinio
di Martin Luther King agli echi della Primavera di Praga, passando per i tumulti di Chicago, si interroga sulle speranze,
le lotte e gli errori della sinistra americana. Testo originariamente pubblicato sul volume MicroMega 1-2/2018 “Sessantotto!”, che qui condividiamo in omaggio al grande scrittore scomparso il 30 aprile 2024.

Liberazione del lavoro o dal lavoro?

Il lavoro, nella società capitalista, serve solo secondariamente, anzi accidentalmente, a soddisfare veri bisogni umani. La sua ragion d’essere è la realizzazione del solo e unico scopo della produzione capitalista: trasformare cento euro in centodieci euro e così via. Bisognerebbe quindi abolire molte delle attività che si svolgono oggi, e reinventare le altre. Il che si tradurrebbe anche in molto più tempo a disposizione. Rifiutare il lavoro non significa però non fare niente, bensì valutare – individualmente e collettivamente – quali sforzi si vogliono intraprendere, in vista di quali risultati.