MicroMega+, la presentazione del numero del 16 settembre 2022

Con contributi di: Ingrid Colanicchia, Marco d’Eramo, Silvano Fuso, Andrea Frova, Mariasole Garacci, Gloria Origgi.

Redazione

Sono passati quarant’anni dal massacro dei campi profughi palestinesi di Sabra e Shatila in Libano, un crimine di guerra perpetuato dalle falangi libanesi della destra cristiana con la complicità dell’esercito israeliano. 40 ore di sangue – scrive Ingrid Colanicchia (“Sabra e Shatila: per non dimenticare”) – per cui nessuno ha mai pagato.

Che ci andiamo a fare sulla luna con la missione Artemis? La nuova corsa spaziale serve per foraggiare le industrie belliche ma soprattutto per inseguire il miraggio capitalista del possibile sfruttamento minerario del nostro satellite e anche degli asteroidi. L’approfondimento di Marco d’Eramo: “Un universo da privatizzare”.

Carlo III, nuovo re del Regno Unito, non sarà un sovrano illuminista. Come spiega Silvano Fuso (“Pseudoscienze da re”), con il suo sostegno a discipline non riconosciute dalla scienza – medicine alternative, agricoltura biologica e biodinamica – ha contribuito alla diffusione dell’irrazionalità e della superstizione nel mondo.

Nel 1987 Michail Gorbačëv organizzò un forum internazionale “per un mondo libero dalle armi nucleari, per la sopravvivenza dell’umanità”. All’incontro partecipò anche il fisico italiano Andrea Frova che nell’articolo “Gorbačëv, la perestrojka e l’utopia di un mondo senza guerre” ricorda le lucide e appassionate parole pronunciate allora dal leader russo.

Duecento anni fa Jean-François Champollion riuscì a decifrare i geroglifici egizi della stele di Rosetta. Per comprendere la portata e l’originalità della sua pluriennale ricerca – che è all’origine dell’egittologia moderna – Mariasole Garacci ne ripercorre le ultime fasi cruciali: “Champollion e l’enigma della stele di Rosetta”.

Tutte le epoche e tutti gli stili di governo hanno usato la propaganda, ma come possiamo distinguerla dall’arte legittima della persuasione politica? Pubblichiamo un estratto dal volume “Caccia alla verità” di Gloria Origgi edito da Egea: “Come funziona la propaganda vecchia e nuova e come riconoscerla in democrazia”.

Buona lettura!

Un giovane scrittore fra la Columbia University e Parigi

La testimonianza di uno dei protagonisti della letteratura mondiale che ha vissuto il movimento come studente alla Columbia University. Dopo un breve periodo a Parigi prima del Maggio francese, decisivo nella sua formazione di giovane scrittore,
Paul Auster partecipa all’occupazione dell’università americana, vivendo in prima persona la protesta studentesca. Dall’assassinio
di Martin Luther King agli echi della Primavera di Praga, passando per i tumulti di Chicago, si interroga sulle speranze,
le lotte e gli errori della sinistra americana. Testo originariamente pubblicato sul volume MicroMega 1-2/2018 “Sessantotto!”, che qui condividiamo in omaggio al grande scrittore scomparso il 30 aprile 2024.

Liberazione del lavoro o dal lavoro?

Il lavoro, nella società capitalista, serve solo secondariamente, anzi accidentalmente, a soddisfare veri bisogni umani. La sua ragion d’essere è la realizzazione del solo e unico scopo della produzione capitalista: trasformare cento euro in centodieci euro e così via. Bisognerebbe quindi abolire molte delle attività che si svolgono oggi, e reinventare le altre. Il che si tradurrebbe anche in molto più tempo a disposizione. Rifiutare il lavoro non significa però non fare niente, bensì valutare – individualmente e collettivamente – quali sforzi si vogliono intraprendere, in vista di quali risultati.