MicroMega+ / 21 maggio 2021

Il quinto numero di MicroMega+, con contributi di: Mariasole Garacci, Ingrid Colanicchia, Yamina Oudai Celso, Sara Montinaro, Giovanni Gaetani, Paolo Borsellino (dall'archivio di MicroMega).

Redazione

Turismo, lavoro, Covid-19, rapporto centro-periferia. Sono i temi al centro dell’approfondimento di Mariasole Garacci – “Turismo, patrimonio, lavoro: un circolo che da vizioso deve diventare virtuoso” – con cui si apre la newsletter in abbonamento di questa settimana. Una riflessione sulla valorizzazione del patrimonio culturale e sul turismo che prende le mosse dalla situazione di Roma ma che riguarda il Paese intero. 

Al rischio che i sistemi di intelligenza artificiale rafforzino le disuguaglianze esistenti è invece dedicato l’articolo di Ingrid Colanicchia – “Sessismo, razzismo e disuguaglianze: una sfida anche per l’intelligenza artificiale – che evidenzia come, basandosi su dati creati dagli esseri umani, gli algoritmi in uso presso aziende e istituzioni possano incorporare (e di fatto incorporano) i pregiudizi radicati nella società. 

Sulle derive del politicamente corretto è incentrata invece l’ampia intervista di Roberto Vignoli alla filosofa Yamina Oudai Celso – “Il politicamente corretto è l’oppio della democrazia” – che mette in guardia dal rischio che le derive identitarie ci facciano perdere di vista le questioni fondamentali della democrazia, come il rispetto dei diritti umani e dei lavoratori. 

All’Isis e al pericolo che esso si riorganizzi è dedicato l’approfondimento multimediale di Valerio Nicolosi con un’intervista video alla ricercatrice Sara Montinaro che al sedicente Stato islamico ha dedicato un libro pubblicato di recente: Daeş, viaggio nella banalità del male

Giovanni Gaetani – “Blasfemia? Un reato inconsistente da abolire al più presto” – ci offre invece una mappatura delle leggi contro la blasfemia nel mondo sottolineando l’urgenza che esse siano abolite al più presto in Italia e ovunque.  

In occasione dell’anniversario della strage di Capaci, avvenuta il 23 maggio 1992, dall’archivio di MicroMega offriamo ai lettori il commosso e polemico discorso, pronunciato a Palermo il 25 giugno di quell’anno, in cui Paolo Borsellino rivelò a tutti il clima di diffidenza e di isolamento che di fatto condannò a morte Giovanni Falcone

Autonomia differenziata, fermiamola ora o sarà troppo tardi

L’Autonomia Differenziata è un progetto politico che lede la natura della Repubblica Italiana, sancita dalla Costituzione come “una e indivisibile”, foriero non solo di inammissibili disuguaglianze ma anche di inefficienze. Contro di essa si sono espressi costituzionalisti, istituzioni, soggetti politici, sociali ed economici, fino ad arrivare alla Commissione Europea. Eppure il governo procede a spron battuto nel volerla attuare, mostrando i muscoli e tappandosi le orecchie. Contro questo scellerato agire a senso unico bisogna agire ora, altrimenti – considerando il criterio della decennalità – sarà davvero troppo tardi.

Regionalismo differenziato o centralismo diffuso? L’autonomia differenziata punta a demolire il Parlamento

La legge sull’autonomia differenziata rischia di diventare una utile stampella al premierato, di rafforzare, più che il regionalismo differenziato, un “centralismo diffuso” che consente al Presidente del Consiglio di negoziare con le singole regioni, esautorando totalmente il Parlamento dalle sue funzioni; e, con esso, svuotare di sostanza la Repubblica democratica.