MicroMega+, la presentazione del numero del 17 settembre 2021

Con contributi di Pierfranco Pellizzetti, Robert Boyers, Helmut Ortner, Gabriele Giacomini, Roberto Mordacci, Renato Fioretti, Giada Pari.

Redazione

È pensabile affrontare l’incommensurabile salto della riconversione energetica (che si preannuncia lunga e ad altissimi costi sociali) lasciando inalterati gli architravi sui quali poggia l’attuale modello neoliberista? In questo numero di MicroMega+ ne discutono Pierfranco Pellizzetti ed Edoardo Garrone, presidente del Gruppo ERG (“Le sfide della transizione energetica e il futuro dell’economia”).

Molti insegnanti vorrebbero proteggere gli studenti dai libri e dalle opere d’arte impegnative o controverse. A persone così intolleranti – si domanda Robert Boyers, direttore della rivista Salmagundi (“Strumenti di oppressione? In difesa dell’insegnamento dei classici”) – può essere consentito di prendere il comando delle nostre scuole?

Non viviamo in uno Stato di Dio ma in uno Stato della Costituzione in cui vige la libertà di religione: ognuno può credere, nessuno è costretto a farlo. Credenti, diversamente credenti e non credenti devono convivere. Ma – argomenta Helmut Ortner (“Prima il cittadino, poi il credente”) – lo Stato in sé deve essere senza Dio.

La pandemia e le dinamiche dei social network hanno accresciuto la polarizzazione del dibattito pubblico in fazioni opposte e inconciliabili. Come se ne esce? Secondo Gabriele Giacomini e Roberto Mordacci (“La pandemia, Internet e lo spettatore imparziale”) adottando, sulla scorta di Adam Smith, un punto di vista imparziale ma partecipe.

Dal 2001 al 2021 la classe dominante del nostro Paese ha realizzato una vera e propria controrivoluzione per ridurre le conquiste sociali dei lavoratori. Nell’articolo “Dal ‘Libro bianco’ al ‘Sostegni bis’: una sconfitta annunciataRenato Fioretti ripercorre le tappe principali di un’offensiva padronale pericolosamente avviata a perdurare nel tempo.

Recentemente, complice la pandemia, anche in Italia si è iniziato a parlare in maniera importante del nomadismo digitale. Nel podcast “Nomadi Digitali” di Giada Pari, Alberto Mattei, fondatore di nomadidigitali.it, racconta gli albori e gli sviluppi di questo stile di vita che oggi è diventato un trend in crescita.

Buona lettura e buon ascolto!

Autonomia differenziata, fermiamola ora o sarà troppo tardi

L’Autonomia Differenziata è un progetto politico che lede la natura della Repubblica Italiana, sancita dalla Costituzione come “una e indivisibile”, foriero non solo di inammissibili disuguaglianze ma anche di inefficienze. Contro di essa si sono espressi costituzionalisti, istituzioni, soggetti politici, sociali ed economici, fino ad arrivare alla Commissione Europea. Eppure il governo procede a spron battuto nel volerla attuare, mostrando i muscoli e tappandosi le orecchie. Contro questo scellerato agire a senso unico bisogna agire ora, altrimenti – considerando il criterio della decennalità – sarà davvero troppo tardi.

Regionalismo differenziato o centralismo diffuso? L’autonomia differenziata punta a demolire il Parlamento

La legge sull’autonomia differenziata rischia di diventare una utile stampella al premierato, di rafforzare, più che il regionalismo differenziato, un “centralismo diffuso” che consente al Presidente del Consiglio di negoziare con le singole regioni, esautorando totalmente il Parlamento dalle sue funzioni; e, con esso, svuotare di sostanza la Repubblica democratica.