La stazione di Lviv

Ore in fila alla stazione di Lviv, Leopoli in italiano, senza lasciare il posto neanche dopo l’allarme bomba per non perdere l’occasione di acquistare l’agognato biglietto del treno. Per poi sentirsi dire che i biglietti sono finiti. E che non si sa quando sarà il prossimo treno.

“Di fronte alla paura”: le donne non sono mai state estranee alla guerra

L’idea di una intrinseca estraneità delle donne alla guerra, sostenuta anche da una parte del femminismo, è funzionale alla narrazione patriarcale. L’indipendenza femminile e la capacità di autodifesa delle donne infatti contraddicono in modo cogente ogni sistema politico fondato sulla necessità protettiva del patriarcato nei confronti delle donne.

Sglobalizzazione

Un’economia globalizzata si regge sull’assunto che il suo ordine sia più importante delle variabili politiche nazionali: i capitali si muovono liberamente tra banche di diversi Paesi se sono ugualmente al sicuro in ognuno di essi. La guerra in Ucraina ha inferto una ferita (insanabile?) alla globalizzazione, ossia la perdita di fiducia nel primato della finanza sulla politica.

Eutanasia, un’azione di amore e di pietas

Esattamente 20 anni fa, il 1° aprile 2002, entrava in vigore la prima legge al mondo sull’eutanasia, approvata dal parlamento olandese l’anno prima. In occasione di questo anniversario riproponiamo dall’archivio di MicroMega questo testo di Umberto Veronesi che spiega come il tema centrale sia l’autodeterminazione e la libertà di scelta di ognuno: nessuno può decidere al posto di un altro se la vita è degna di essere vissuta o no.